Vlahovic, Pedullà: "Basta speculazioni, per la Juve per ora è una risorsa, poi si vedrà"

Dusan Vlahovic, al centro di tensioni e speculazioni, non è più un mistero: i mancati gol o quelli fatti non cambiano nulla. Non modificano scenari, non alterano situazioni, non ribaltano la realtà di una Juventus che a fine settembre ha già tracciato il proprio percorso. Lo sottolinea Alfredo Pedullà, secondo il quale il rischio è entrare in un vicolo cieco fatto di umori, interpretazioni e titoli giornalistici che più che chiarire confondono.

Il centravanti serbo ha contratti, diritti, opportunità: potrà accordarsi con chiunque a partire dal prossimo gennaio o febbraio a parametro zero, oppure trovare un’offerta che soddisfi il suo entourage prima della scadenza e rinnovare. Il problema, avverte Pedullà, è la creazione di finti allarmi, di scenari ipotetici che servono solo a riempire pagine senza portare chiarezza da parte di qualcuno. "Se qualcuno a gennaio o a febbraio presenterà un’offerta convincente, Vlahovic prenderà la decisione giusta per lui: non solo economica, ma tecnica, considerando prospettive e ambizioni. Fino ad allora, resterà una risorsa preziosa per la Juve, sfruttabile senza forzature". La logica è chiara: usare il contratto fino all’ultimo secondo, senza farsi condizionare da giudizi anticipati, lapidazioni mediatiche o scenari ipotetici.

In sostanza, Pedullà ci ricorda ciò che dovrebbe essere ovvio: non esiste un problema reale oggi. Esiste solo chi interpreta ogni azione, ogni panchina, ogni scelta tecnica che riguarda il serbo come una tragedia imminente. Ma nella realtà, il futuro di Vlahovic è ancora tutto da scrivere, senza correre nel vicolo cieco dell’ansia mediatica.