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Juve pronta a volare: Burgess, il guru della performance voluto da Comolli

Juve pronta a volare: Burgess, il guru della performance voluto da ComolliTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 16:19Podcast
di Quintiliano Giampietro
La Juve di Comolli ha ingaggiato Burgess, manager australiano che si occuperà di migliorare le prestazioni dei giocatori

La Juve targata Comolli continua il processo di cambiamento anche a livello societario, l'ultimo rinforzo in ordine di tempo è Darren Burgess. L'australiano ha assunto il ruolo di manager dell'area performance. Lo ha voluto il direttore generale bianconero perché in linea con la sua stessa idea di lavoro.

Ti aspetti il direttore sportivo, invece a sorpresa (ma non troppo) arriva un dirigente che si occuperà della prestazione dei giocatori sotto ogni aspetto. Burgess in questo ambito è considerato una sorta di santone a livello mondiale, forte di un curriculum condito da 25 anni di esperienza nel calcio (vedi Premier League) e non solo. Il fatto di aver lavorato in altri sport (consulente NBA e NFL statunitensi), gli permette di utilizzare metodi innovativi per il mondo del pallone. Si va dalla prevenzione degli infortuni, al recupero dei giocatori che finiscono in infermeria, all'alimentazione, fino ad avere voce in capitolo anche nell'area psicologica, quanto mai importante nel calcio di oggi. Il nuovo dirigente è una scelta di Comolli, molto sensibile rispetto a certe situazioni. Basterebbe ricordare, per esempio che il Tolosa, sotto la sua presidenza, è stata la squadra con il minor numero di infortunati di tutto il campionato francese. Il manager australiano lavorerà a stretto contatto con il direttore generale, in realtà con tutta l'area sportiva, fondamentale ovviamente il rapporto con Tudor e il suo staff. In buona sostanza prenderà il posto di Andreini, ma con un perimetro di competenza più ampio.

Come ha raccontato lo stesso Burgess anni fa durante un'intervista, la sua giornata lavorativa è lunghissima, dura 12 ore, comincia all'alba e finisce al tramonto. E' scandita da riunioni, analisi, circuiti per prevenire gli infortuni, interazioni con le altre aree societarie. La cura di ogni dettaglio è una sorta di comandamento, come del resto per Comolli. Un raggio d'azione a 360 gradi con un unico obiettivo: ottenere il massimo della prestazione dalla squadra. Una sorta di rivoluzione vera e propria quella che apporterà l'australiano in seno alla Juve. Dobbiamo aspettarci dunque una squadra impeccabile sotto il profilo atletico, più veloce e resistente. Le ultime stagioni sono state contraddistinte da un numero elevato di infortuni. Con Burgess auspichiamo l'infermeria vuota, o comunque poco frequentata se non per defezioni di natura traumatica, in quei casi dipende spesso dalla sfortuna. Considerando le competenze anche in ambito psicologico, ci sono poi buone possibilità di riacquisire la leadership, peculiarità del passato e smarrita negli ultimi anni, fatta eccezione per Bremer. Lavorando anche sulla testa dei giocatori, inoltre, il guru australiano potrebbe essere la vitamina giusta per Koopmeiners. Recuperare l'olandese è una vera e propria missione.