Esclusiva BN - Inchiesta Curva silenziosa: il perché della frattura tra tifo e società

Esclusiva BN - Inchiesta Curva silenziosa: il perché della frattura tra tifo e società
mercoledì 23 marzo 2022, 09:03Curva Silenziosa
di Vincenzo Marangio
Nel primo capitolo della nostra inchiesta abbiamo sentito un esponente dei Drughi: "Ecco come hanno trasformato lo stadio in teatro..."

Non c’è nulla di più stonato del silenzio quando si parla di uno stadio di calcio.

Quello che sta accadendo ormai da anni, e che peggiora stagione dopo stagione, all’Allianz Stadium di Torino, sin dalla sua nascita, non ci può lasciare indifferenti. Quest’indagine è dedicata a tutti voi tifosi e tutti quelli che amano la Juventus, compresi noi che la raccontiamo da giornalisti. BianconeraNews.it è il supplemento di Radio Bianconera, organo d’informazione regolarmente registrato al Tribunale, la nostra missione è raccontarvi tutto ciò che succede fuori e dentro il mondo Juventus, e farlo in modo libero e rispettoso, come ha più volte rimarcato il direttore Antonio Paolino. Abbiamo la fortuna di interagire direttamente con tutta la tifoseria bianconera: quella storica, i club official, i gruppi organizzati, i tifosi di tutti i giorni e i tifosi social. Ultimamente, tra le righe di qualche messaggio, abbiamo individuato anche quei tifosi, cosiddetti, della generazione Z. Anime diverse, differenti matrici legate dal grande amore per la Juventus e ferite dal silenzio assordante dell’Allianz Stadium. Questo è il primo capitolo di un’inchiesta che lasceremo aperta fino a quando, speriamo presto, si riaprirà un dialogo tra la Juventus e i suoi tifosi.

Quella che vi raccontiamo nel primo capitolo della nostra indagine, è la storia di Antonio (nome di fantasia) che ha scelto l’anonimato, ma è stato tra i primissimi ad accettare il nostro invito a raccontarci cosa c’è alla base del difficile rapporto tra la Juventus e i suoi tifosi.

A quale gruppo appartieni e come si è trasformato il tifo bianconero nel passaggio dal vecchio Delle Alpi all’allora Juventus Stadium?

Faccio parte dei Drughi secondo anello Curva sud. La distanza tra i gruppi organizzati e la società sono nati ben prima dell'inchiesta Last Banner, alla quale poi arriveremo. Tutto nasce con la costruzione del nuovo stadio, un gioiellino all'avanguardia, bello da vedere, ma svuotato piano piano dell'anima. Il Delle Alpi era di proprietà comunale, le curve erano ben più grandi e ogni curva ospitava i grandi gruppi organizzati separati, per concedergli anche gli spazi giusti e adeguati. Adesso, invece, siamo accorpati tutti in un piccolo spazio. La curva sud, ad esempio, prima apparteneva interamente ai Drughi, ora ci sono anche i Viking al primo anello, mentre al secondo ci sono i Drughi e un altro gruppo (che poi si è sciolto) dei Bravi ragazzi. Naturalmente, con la suddivisione dei posti in un piccolo spazio, sono sorte anche delle conflittualità tra i vari gruppi, sono nati diverbi tra chi aveva posti migliori ma comunque tutto nasce, intanto, dalla ridistribuzione dei posti in uno spazio molto limitato”.

Solo questione di spazi o anche di costi degli abbonamenti?

Sicuramente anche a causa del costante innalzamento dei prezzi. I primi problemi sono nati dalla nascita dell'allora Juventus Stadium con l'innalzamento dei prezzi dei biglietti, specialmente nelle trasferte europee organizzate in esclusiva da un noto Tour Operator con prezzi carissimi.

Di che costi parliamo per gli abbonamenti in curva?

Per un abbonamento in curva si è passati, tanto per capirci, da circa 235\270 euro a stagione nel campionato 2011\2012 a 700 euro per un abbonamento nella stagione 2020\2021, anno in cui, causa Covid, non ne abbiamo potuto usufruire venendo, poi, rimborsati, ad onor del vero, con biglietti e merchandising vari. Per non parlare dei costi delle gare europee, tanto per fare un esempio, per Juventus-Nordsjaelland il prezzo del biglietto in curva, che è da sempre un settore popolare, era di 45 euro, poi per gare più prestigiose si arrivava fino a 70 euro. Già nel 2011 siamo partiti con degli scioperi del tifo limitati per chiedere una mediazione con la società che ci venne negata.

Poi tutto si è complicato dopo il processo Last Banner...

Assolutamente si. Dopo quel procedimento, con relative condanne, il rapporto tra società e tifoseria si è complicato ancora di più: il club ha cominciato a scegliere una linea dura, e in curva si procedeva con scioperi del tifo, si è smesso di intonare cori e di conseguenza, nostro malgrado, non si sostiene più la squadra. Dopo gli arresti in seguito a Last Banner, poi, la Juventus ha deciso di interrompere ogni minimo rapporto scegliendo di svuotare lo Stadium dell’anima vero del tifo e trasformandolo in teatro, guadagnandoci anche di più.

Cosa ha trasformato lo stadio in teatro?

L’impossibilità di introdurre striscioni, bandieroni, tamburi, megafoni e tutto il materiale che permette ai gruppi organizzati di sostenere la propria squadra. La cosa assurda è che quando chiedevamo perché non potessimo introdurre in curva gli strumenti per tifare ci rispondevano che recavamo fastidio. A volte poi dicevano che erano disposizioni della Questura soprattutto quando ci impediscono di entrare con sciarpe o maglie che portano il marchio dei gruppi organizzati. Non mi era mai capitato di vedere una cosa simile in tanti anni di tifo al seguito della Juventus. Anche perché so per certo che nelle curve di altri stadi, le società allestiscono addirittura degli impianti per agevolarli nel tifo. La verità è che hanno voluto rendere lo stadio un teatro per famiglie e il fatto che non si tifi paradossalmente disturba più noi che loro.

Avete mai cercato una mediazione con il club per chiedere chiarimenti e trovare un compromesso?

Non lo facciamo periodicamente, lo facciamo quotidianamente. La Juventus però ha scelto la linea dura e ignora ogni nostra richiesta di chiarimento. Stanno rovinando una passione, hanno tolto la voce e l’anima allo stadio, hanno ottenuto il teatro che volevano. Noi ci rifuggiamo in trasferta dove scateniamo tutto il nostro amore per la Juventus, non ci sono gruppi ma un unico gruppo unito che canta con tutta la passione per questi colori. Il rammarico è che la Juventus avrebbe potuto avere una grandissima tifoseria e invece ci ha chiuso le porte. Per carità, ci sono state persone che negli anni si sono arricchite illegalmente in curva, lucrando sull'amore dei tifosi per la Juventus, ma per colpire loro si è tolta la possibilità a tutte le persone per bene di tifare. Noi non molliamo e continueremo a chiedere un incontro sperando ci possano riaprire le porte ad un dialogo costruttivo.