Juve in semifinale di Coppa Italia e la rivincita di Bremer

Juve in semifinale di Coppa Italia e la rivincita di BremerTUTTOmercatoWEB.com
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venerdì 3 febbraio 2023, 00:00Editoriale
di Franco Leonetti

La Juve torna alla vittoria dopo un periodo brutto, fuori dal campo e sul prato verde, ultima tessera la figuraccia di domenica contro il Monza. Si è vista, finalmente, una squadra quadrata, concentrata e tosta, capace di concedere nulla o quasi alla Lazio, mantenendo la porta inviolata. I bianconeri centrano la semifinale di Coppa Italia e ad aprile troveranno sul proprio cammino l’Inter. Nulla di esaltante, sia chiaro, ma osservare finalmente una Juventus corta, equilibrata, mentalizzata e battagliera, appare un buon segnale per riprendere il cammino in campionato, dove occorrono punti subito.

La rivincita di Bremer   Il brasiliano aveva fatto inenarrabili disastri a Napoli, errori banali, quasi terrorizzanti per i compagni, sembrava un giocatore in campo per la prima volta. Contro la Lazio ha recuperato sicurezze difensive, tempistiche giuste e il gol di testa che ha regalato il successo. Bene così Gleison, una sorta di rivincita da alimentare con prestazioni fisiche e con testa lucida, che lo hanno reso il miglior centrale della passata serie A

Locatelli   Illuminanti i suoi lanci, tanto cuore, corsa e legna in mezzo al campo. Allegri nel post gara lo ha definito un esempio per i suoi compagni per Dna Juve e capacità di sacrificarsi. Bravo Manuel

Chiesa   Bella la sua prestazione non solo fatta di serpentine e volate ma anche nel sapersi non accontentare mai. Dalla sua intuizione e volontà sull’out destro, arriva il recupero di un pallone, destinato in fallo laterale; Federico lo crossa al centro dove il serbo Kostic scodella l’assist per il gol vincente di Bremer. La Juve ha bisogno assoluto di un top come Chiesa, e lui sta tornando con carattere enorme e voglia di spaccare il mondo

Kostic   Impressionante la sua dedizione e il suo sapersi calare nel match, con immani porzioni di sacrificio. Fa tre ruoli in 90 minuti, parte da esterno alto a sinistra, procurandosi una chance da gol che solo il portiere laziale gli strozza in gola. Poi dal 30° del primo tempo si sposta a destra e nella seconda frazione fa il terzino mancino, con la libertà di percorrere tutta la fascia andando al cross. Prestazione rilevante la sua, che lo incorona come un cardine portante di una Juve che vuole risalire la china