La passività e i blackout di una Juve lenta che non incide

Il primo tempo aveva fatto ben sperare, vantaggio su gran bella azione ispirata dalla magia di Di Maria e rete di Vlahovic. Poi comincia il secondo tempo e la Juve si spegne del tutto. I primi venti minuti della ripresa sono inspiegabili, assurdi, e purtroppo rappresentano una costante dei bianconeri in questa stagione: una squadra che diventa molle, svagata impalpabile e soprattutto cerca la gestione della sfera andando al rallenty, con ritmi bassi che incoraggiano l’avversario. Che poi, trova la via della rete, come già accaduto altre volte. Proprio questo pare il vero problema dei bianconeri, una passività che regala cadenza, entusiasmo e coraggio di provarci a chi sta davanti. Lo abbiamo notato tante volte, quando la Juve tiene i ritmi discretamente alti e rimane aggressiva, con corsa e pressione, il gioco prende quota, poi non appena cala l’intensità, unitamente ad attenzione e velocità, questa squadra si sgonfia, si smarrisce e becca gol.
Poi ci sarebbe da discutere su come si può permettere al Nantes di fare 80 metri di campo senza venir bloccato, magari da un fallo tattico, ma si scade nell’episodio singolo quando il problema appare diffuso e reiterato. Una Juventus che in passato, preso lo schiaffone, si rialzava e riusciva a sfondare, questa purtroppo no. Lo abbiamo osservato recentemente con il Monza in campionato, e il problema si è verificato nuovamente contro i francesi gialloverdi in Europa League, la Vecchia Signora riparte, le tenta tutte ma non riesce a segnare e ad acciuffare il successo. Altra situazione su cui riflettere attentamente, non bastano più i forcing finali con tanti uomini sottoporta, servirebbe non staccare la spina, uscendo dal match, ad inizio di un tempo.
Inoltre, potremmo stare a discutere su un rigore clamoroso non dato, un colpo di mano netto analizzato al Var dall’arbitro che decide per il fallo in attacco, ma questo episodio, assai controverso, non può sollevare allenatore e giocatori dalle proprie responsabilità. Una prestazione deludente, una Juve che non incide, un risultato scomodo provocato da un imperdonabile, consueto, blackout, quando si deve affondare il colpo per portare a casa un match. Le grandi squadre, quando devono portare a casa il risultato rimangono concentrate, premendo il piede sul pedale del gas.

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