Conte-Allegri tra Juve e Napoli: destini incrociati ancora una volta?

Conte-Allegri tra Juve e Napoli: destini incrociati ancora una volta?TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:01Editoriale
di Mirko Nicolino
Dopo l'avvicendamento del 2014 alla Juventus, i due allenatori potrebbero nuovamente incrociarsi sull'asse Torino-Napoli

Era il 14 luglio del 2014: Antonio Conte piantava tutti in asso alla Continassa annunciando la sua separazione dalla Juventus. Incolmabili le divergenze con la dirigenza per il tecnico salentino, che dopo aver lanciato strali senza precedenti (“ci si vuole sedere al ristorante da 100 euro con 10 euro”, “difficilmente una squadra italiana farà una finale di Champions nei prossimi 10 anni”, senza dimenticare la storia delle 500 contro le Ferrari europee), ha deciso di interrompere anzitempo e dopo 3 scudetti di fila il rapporto con il club con cui ha fatto la storia da calciatore (e capitano).

Due giorni dopo la Juventus annunciava Massimiliano Allegri, accolto dai tifosi bianconeri come un “menagramo”, un ex milanista incapace e per giunta portasfortuna. Eppure, a distanza di 10 mesi, il tecnico livornese con la stessa rosa di Conte e solo tre innesti, raggiungeva la finale di Champions League. Il resto è storia, con 5 scudetti, 4 double e un’altra finale di Champions League, prima dell’addio avvenuto per la ricerca delle vittorie “in un modo nuovo” e il ritorno per il nuovo triennio che ha portato in dote solo una Coppa Italia e tre ingressi comunque sempre agevoli nella "coppa dalle grandi orecchie".

Ora la storia si potrebbe ripetere con tanti snodi sia dal punto di vista sportivo sia umano. La Juventus, non è mistero, sta facendo di tutto per riportare a Torino Antonio Conte. È una decisione non proprio giunto liana, anche perché il peso del diesse all’interno della Continassa dopo meno di due stagioni è già ai minimi storici. E si cerca l’ex condottiero proprio perché, nonostante gli screzi personali con Andrea Agnelli, è ritenuto l’uomo giusto per rimettere un intero ambiente in riga. Ovviamente, non sarà facile strapparlo a De Laurentiis e tra l’altro c’è il rischio che come Allegri, i giudizi nei suoi confronti siano sempre condizionati dalla storia vecchia come il mondo della “minestra riscaldata”.

Conte, da parte sua, non ha mai lasciato trasparire nulla nei confronti della Signora in questi mesi (lo scorso anno invece ci fu addirittura una visita a Vinovo), ma gli strali al Napoli e all’ambiente non sono mancati, anzi in certi momenti sono diventate delle vere e proprie cannonate. Una costante nella carriera del tecnico salentino, sempre molto esigente con tutto ciò che lo circonda. Conte ottiene il massimo da tutto ciò che ha a disposizione, ma spreme anche e logora. Sarebbe per questo motivo che De Laurentiis, posto che non stenderebbe comunque un tappeto rosso per l’uscita, starebbe comunque pensando a Massimiliano Allegri.

Sì, proprio il tecnico livornese che dopo il bastone ha “normalizzato” l’ambiente Juve utilizzando più la carota. Un film che in tanti nel clan partenopeo pensano si possa ripetere anche in azzurro, riformando contestualmente il connubio con quel Giovanni Manna (e quel Lukaku che la Juve stava per prendere in cambio di Dybala ai tempi dello United?) che Max avrebbe preferito fosse promosso definitivamente a ds della Juve senza dover ingaggiare quel Cristiano Giuntoli che è già sulla graticola dopo meno di due stagioni a Torino.