Lo show è iniziato. Ma stavolta l'InGiustizia sportiva non potrà passare

Lo show è iniziato. Ma stavolta l'InGiustizia sportiva non potrà passareTUTTOmercatoWEB.com
martedì 28 marzo 2023, 15:15Editoriale
di Alessandro Santarelli

Lo show è cominciato. Un'aula di tribunale assediata come neppure nei processi di mafia, pubblici ministeri che si concedono ai microfoni, ritagliandosi tre  minuti di popolarità, un sentimento popolare che ,  senza conoscere  fino in fondo la situazione e la materia, ha già emesso il verdetto “ colpevole” perché la Juve “ruba”. Finalmente il ritornello è tornato, il popolo “bue” può riempirsi la bocca, alimentata da strani personaggi che vivono le loro ossessione nascosti dentro sgabuzzini  in qualche parte del mondo.

C’è poi la narrazione drogata di alcuni organi di informazione, o disinformazione, che hanno deciso di seguire la linea dettata dalla procura, prima con il passaggio di veline, poi con la pubblicazione senza limiti di intercettazioni, il tutto in barba alla deontologia professionale e al racconto della verità. Ci vorranno anni prima che il processo Prisma arrivi al suo epilogo, eppure la bava alla bocca di chi aspetta “ il fiero pasto” ha già indirizzato il tutto. Nel frattempo però, e questa è la cosa più grave, la Juve sarà giudicata ancora dalla famosa InGiustizia sportiva, dove le regole vengono stravolte, dove non esiste il diritto alla difesa, dove la velocità del giudizio passa davanti alla realtà dei fatti. Ecco perché ad oggi è difficile essere ottimisti, in un mondo del calcio in cui si erge ad esempio da seguire un modello che non ha niente da cui prendere spunto.

Può rappresentare un modello una società che non ha uno stadio, non ha un centro sportivo di proprietà, non ha un settore giovanile di primo livello, non ha una seconda squadra e non ha neppure una formazione femminile? Nella realtà no, nel metaverso di Gravina e company si. La battaglia che si sta combattendo, passa sopra le teste di tutti, ci sono interessi primari, come quello di Euro 2032, visto dalle istituzioni del calcio come l’unica possibilità per sistemare la situazione, per questo sarà fondamentale giocare ognuno la propria partita, la squadra in campo, la società fuori, e i tifosi difendendo e tutelando in ogni modo l’amore  bianconero.

In questo scenario, dove peraltro la nostra Nazionale del "protetto" duo Mancini Gravina, fatica pure a Malta, la Juventus sta per iniziare un ciclo decisivo per le sorti della stagione, Aprile ci dirà tutta la verità, tra campionato, Europa e Coppa Italia. Imbracciamo lo scudo, ce ne sarà davvero bisogno..