Non preoccupa la classifica ma la prospettiva. Tudor esca dal suo guscio e le cose cambieranno.

Non preoccupa la classifica ma la prospettiva. Tudor esca dal suo guscio e le cose cambieranno.TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:01Editoriale
di Alessandro Santarelli

Igor Tudor è un buon allenatore, persona intelligente e attaccata ai colori della Juve. Ha onorato la maglia da giocatore e adesso si trova davanti ad un compito certamente più delicato e complesso. Al contrario della  “sciagura Motta” siamo anche convinti che voglia bene alla Juve, e proprio per questo deve avere la lucidità di capire che ci sono diverse cose che non vanno. Dal campo al fuori campo c’è da lavorare e migliorare molto. Niente che non fosse messo in preventivo, ma lasciatemi dire che resto sorpreso da una  certa inflessibilità davanti a situazioni abbastanza semplici da leggere ( almeno per noi profani ). Chiudersi a ricco ed essere convinti di una sola soluzione che la  verità stia solo da una parte potrebbe essere l’errore più grosso che il tecnico croato potrebbe commettere.

La classifica non condanna, ma ciò che preoccupa è una certa staticità nel gioco, la fatica nella manovra e la solitudine non dei numeri primi ( meraviglioso libro) ma degli attaccanti che faticano a ritrovarsi. Le stilettate arrivate da Del Piero prima e Vieri poi fanno riflettere. Ex attaccanti che sanno il fatto loro e che di fatto “ bocciano” questa alternanza che al momento sta facendo male a tutti. La sosta, speriamo che possa schiarire le idee al tecnico croato, cosi come ci piacerebbe che si rendesse conto che si può giovare anche in qualche altro modo. Kalulu quarto di centrocampo continua ad essere uno spreco, almeno in determinate gare, l’ostinarsi a non provare qualcosa di più offensivo fa riflettere. Tudor sa cosa vuol dire essere alla Juve e allora ci viene in mente che preferisca il pareggio alla sconfitta per proteggere un gruppo non ancora pronto e maturo per affrontare uno stop, ma se cosi fosse qualche campanello di allarme sulla solidità del gruppo suonerebbe.

Torno a ripetere, il problema non è la classifica ad oggi, bensì la prospettiva. La paura è che Tudor non voglia cambiare mai, neppure davanti all’evidenza di un qualcosa che non funziona. Preoccupano anche le parole su Zhegrova. Cosa non funziona con il forte talento Kossovaro? Il concetto espresso ieri al momento non lascia spazio ad interpretazioni “ Butto dentro chi è più forte, e nei cambi pensi a chi ti porta il risultato” Dunque ad oggi, uno dei giocatori più talentuosi della rosa è destinato alla panchina per 90 minuti e non ha la capacità e la forza di affacciarsi neppure negli ultimi minuti. Ne prendiamo atto, cosi come prendiamo atto della poca considerazione riservata a Openda. Insomma, senza troppi mezzi termini il mercato finale di Comolli è per ora bocciato dall’allenatore. Possibile che l'unico giocatore che poteva spostare gli equilibri in attacco fosse Kolo Muani?

Prospettiva: è quella che preoccupa. La squadra credo che abbia importanti margini di miglioramento ( pronto ad ricredermi se le cose dovessero andare male) ma ognuno deve fare un passo in avanti e uscire dal proprio guscio. A partire dal nostro allenatore. La sfida è per tutti. Perderla per cocciutaggine sarebbe davvero un delitto.