Tudor, storia di una fine annunciata. La proprietà si interroghi sui gravi errori degli ultimi anni!
L’agonia prosegue, altro giro altra corsa e gli errori si sommano. La ruota continua a girare al contrario e stavolta nel tritatutto finisce Tudor. Juventino vero, gobbo vero, ma allenatore non adatto a certi livelli e questa cosa la si temeva da giugno. Bisognava agire allora prendere in mano la situazione e riflettere attentamente. Le cose sono andate in maniera diversa, tra una rivoluzione fallita e una che stava per iniziare. Risultato? La Juve entra nella storia e dopo 70 anni si trova ad essere la prima società ad esonerare un allenatore durante il campionato. Cosa hanno fatto di male i tifosi bianconeri per meritare tutto questo? La proprietà si sta rendendo conto dei colpi a vuoto che sta collezionando? Non basta mettere i soldi, qui servono persone competenti ai posti di comando e il continuo cambiamento certifica gli errori in serie. Sembra tutto surreale e invece è tutto vero. La Juventus ridotta alla stregua di una provinciale qualsiasi, una squadra senza identità, allenatori che cambiano di continuo, dirigenti che vanno e vengono passando da una porta girevole. Benvenuti nel nuovo mondo della Continassa all’interno di un incubo che sembra non finire mai. Adesso ci sarà un nuovo allenatore, e non mi lancio in nomi o preferenze, perché qui se non cambia la sostanza cari amici miei non cambierà assolutamente nulla.
Ed è questo l’aspetto più preoccupante, non vedere una prospettiva, non capire dove si sta andando a parare e la sensazione è che si proceda per tentativi. Il motivo purtoppo è molto semplice: il vertice al momento ha sempre sbagliato la dirigenza a cui affidare le chiavi della macchina. Non è un allenatore cambiato che potrà riportare tutti sul binario giusto. Certo potrà fare meglio di Tudor, magari pure risollevare la stagione ma.. con quale orizzonte davanti? E quanti ulteriori fallimenti dovranno vivere i tifosi “utili” giusto per acquistare biglietti, magliette e tessere varie. Attenzione però perché la pazienza ha un limite anche quella dei veri innamorati della Juventus. Occhio a giocare con i sentimenti e con il cuore. Già mercoledi’ sarebbe giusta una contestazione rivolta alla squadra e alla società per lo scempio consumato in questi ultimi mesi.
L’agonia prosegue e di una cosa siamo certi: o si riuscirà a trovare nel più breve tempo possibile una stabilità “ aziendale” con le pedine giuste al posto giusto, oppure si potranno cambiare mille allenatori ma la storia non cambierà e la gloriosa maglia bianconera continuerà ad essere umiliata. E questo non può essere accettato. Lo sappiano anche i calciatori, tutti nessuno escluso. Fino ad ora si sono nascosti dietro l’alibi degli allenatori. Oggi la faccia dovrebbero metterla anche loro. Ne avranno il coraggio e la dignità? Difficile...
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