Una stagione sintetizzata in un minuto. Caro Paul, che delusione...

Una stagione sintetizzata in un minuto. Caro Paul, che delusione...
martedì 14 marzo 2023, 15:11Editoriale
di Alessandro Santarelli

Il minuto di follia di domenica sera rappresenta nel migliore dei modi la stagione della Juventus: come dire, quello che accade fuori alla fine si ripercuote anche in campo. Vero che il rettangolo di gioco dovrebbe anestetizzare tutto il resto, ma inevitabilmente gli strascichi arrivano ovunque. Non ci riferiamo solo alle vicende giudiziarie, ma analizzando questi 8 mesi in casa bianconera è successo veramente di tutto. Infortuni a raffica ( e ancora non si vede la fine ) giocatori che hanno totalizzato 35 minuti complessivi in campo ( Pogba),  Vlahovic vittima di una sorta di “ macumba”, Chiesa alle prese con i fantasmi di un infortunio che ogni tanto si materializzano, per non parlare di altri elementi arrivati a Torino per fare la differenza, ci riferiamo a Paredes, e finiti ormai ai margini della squadra. In tutto questo sapete qual è il mezzo miracolo? Che la Juve, al netto dei 15 punti, oggi sarebbe seconda in classifica da sola, con ben 3 punti di vantaggio sulla terza.

Il mare è ancora in tempesta, ma la barca riesce in qualche modo a restare a galla. E’ oggettivamente difficile riuscire a tappare le varie falle che si aprono in continuazione, ed è per questo che al di là di alcune situazioni che  spesso ci fanno arrabbiare, non possiamo non considerare il lavoro che fra mille difficoltà sta portando avanti Massimiliano Allegri. Non sappiamo come finirà la stagione, non sappiamo quelle che saranno le scelte della società a giugno, sappiamo però che comunque vada a finire, restare sereni in questa situazione non è né facile né scontato.

Cosi come deve restare sereno Vlahovic: la Juventus ha bisogno di lui, ma anche lui ha bisogno della Juventus. Alcuni segnali incoraggianti, al di là degli errori, vedi il calcio di rigore, sono arrivati. Il serbo è stato più coinvolto nella manovra, è tornato a tirare in porta con continuità. Certo, un attaccante vive per il gol, e quando questo non arriva il mondo sembra crollare. Di una cosa però siamo abbastanza sicuri: il giocatore è forte, le qualità ci sono, i gol arriveranno.

Sicurezze che invece perdiamo sulla vicenda Pogba. Neppure nelle peggiori delle ipotesi avremmo immaginato una stagione cosi. Dalla scellerata decisione di non farsi operare, la questione ha preso una piega tremenda. Paul ha pagato a caro prezzo il non essersi fidato dei medici ed è per questo che anche la Juventus oggi è molto indispettita. Ci piacerebbe immaginare una soluzione condivisa: attenzione non parliamo di rescissioni ma di un passo del giocatore verso la società. Come? Ad esempio rinunciando ad una parte dell’ingaggio di questa stagione, oppure ridiscutendo quello per i prossimi anni. Che giocatore è oggi Pogba? Che giocatore sarà nei prossimi anni? La Juventus ha investito su di lui, 4 anni di contratto a cifre importantissime, difficilmente ammortizzabili sia nel breve che nel lungo periodo, visto che è impossibile immaginare eventualmente una cessione di un giocatore di fatto fermo e bloccato da un anno. E parliamo solo di campo, evitando di commentare la mancata convocazione per il presunto ritardo. Caro Paul, che delusione.

Nel frattempo testa e cuore a questa settimana importantissima. Si faranno i conti con i “ reduci” per mettere insieme la miglior formazione sia a Friburgo che domenica sera a San Siro. Due passaggi decisivi nel cuore di un anno che sinceramente non vediamo l’ora di metterci alle spalle, ma con tanta voglia di rivincite che vogliamo prenderci sia in campo che fuori.