Una vittoria che non scaccia la paura
La Juventus torna alla vittoria esattamente a 40 giorni di distanza dall’ultimo successo conquistato contro l’Inter il 19 settembre scorso. Da allora, 5 pareggi e 3 sconfitte, lo scopre deficitario che ha portato all’esonero di Igor Tudor. “Abbiamo cambiato perché siamo convinti che questa squadra possa fare un grande campionato”, ha spiegato Giorgio Chiellini prima del calcio d’inizio di Juve-Udinese. A Luciano Spalletti l’arduo compito di riportare la squadra tra le prime piazze.
Intanto, era troppo importante tornare a fare punti, perché la classifica stava cominciando ad allungarsi e il rischio di perdere il contatto con la zona Champions League è concreto. Contro l’Udinese servivano tre punti e il bottino pieno è effettivamente arrivato al termine di una gara in cui i tifosi allo Stadium si sono anche divertiti. Ovviamente, mister Brambilla in due giorni non poteva di certo fare miracoli, ha scelto undici giocatori, un modulo con due punte e ha schierato la squadra in campo.
La risposta è stata una prova d’orgoglio e di ritmo, anche se condita da un’infinita serie di errori, soprattutto tecnici. Insomma, la squadra è ancora convalescente, ma in questi momenti è assolutamente vitale mettere fieno in cascina. Vlahovic ha fatto da trascinatore, Kostic si è messo a disposizione da perfetto soldatino, Yildiz è tornato a trascinare la squadra come solo lui può fare. L’avversario non era dei più probanti e anche se dietro la Vecchia Signora continua a ballare, si è compensato con una buona produzione offensiva, in cui però è mancato ancora una volta Openda, al momento oggetto misterioso (ma non è il solo) del mercato estivo.
Archiviato questo successo e migliorata leggermente la classifica, la Juventus mette il punto a un capitolo che non si può più modificare e prova ad aprirne un altro. Con un allenatore più esperto e navigato, che prima del gioco dovrà ridare un senso a un percorso sportivo che la Juve ha iniziato da poco e non sembra essere partito sotto la migliore stella. I giocatori ovviamente sono gli stessi di prima, quindi non è che ci si possa aspettare i miracoli. Insomma, la vittoria con l’Udinese non scaccia la paura, ma il nuovo mister dovrà essere bravo a fare l’acchiappafantasmi, cominciando magari da qualche ectoplasma che già si aggira per le stanze della Continassa.
Iscritta al tribunale di Torino al n.70 del 29/11/2018
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore responsabile Antonio Paolino
Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178
