Derby d'Italia femminile: pareggio con rigori mancanti.

Derby d'Italia femminile: pareggio con rigori mancanti.
sabato 4 marzo 2023, 16:50La penso così... di Claudio Zuliani
di Claudio Zuliani

È stata una bella partita il derby d’Italia d’andata della semifinale della coppa nazionale. Le due squadre hanno giocato per vincere e sono fioccate le occasioni. Chi ha perso invece una grande occasione è stato l’arbitro che ha fischiato senso unico per le padrone di casa impedendo alla Juventus di uscire con una vittoria che, nel totale degli episodi, avrebbe certamente meritato. Il primo tempo è a favore nostro grazie alla rete del vantaggio siglata da Giulia Grosso che mette alle spalle del portiere nerazzurro una conclusione scagliata con il destro ( non il suo piede) dopo un’azione personale insistita dentro l’area di rigore. Le ragazze vogliono vincere per dedicare il successo a Martina Rosucci che ha finito in anticipo la sua stagione causa infortunio al ginocchio. Mister Montemurro torna al vecchio 4-3-3 ma lascia Sara Gama libera di agire come ala aggiunta e il capitano  va molto vicina al gol in contropiede con una rasoiata che finisce a fil di palo.

Di contro Cecilia Salvai sciupa il raddoppio con un’azione in velocità della Juve condotta in superiorità numerica. Gli attacchi delle ragazze sono pericolosi ma lasciano, a volte, spazi alle iniziative nerazzurre e in due occasioni ci vuole la migliore PPM a sventare il tutto. Sul finire del primo tempo il protagonista diventa il direttore di gara quando non fischia un calcio di rigore alla Juve per un evidentissimo pestone ai danni di Beerensteyn. La seconda frazione viaggia su un binario più equilibrato e un nuovo intervento su Beerensteyn dentro l’area non è degno manco di un replay quando a velocità normale sembrava rigore pure questo. Al minuto 64 arriva il pareggio di Merlo con una bella conclusione a giro sulla quale nulla può PPM. La Juventus sbaglia qualcosa e rischia grosso. Nel giro di pochi minuti si fa sorprendere per ben due volte dalla squadra di coach Guarino con Chawinga che si divora il gol del vantaggio che sarebbe suonato come una beffa per noi. Nel finale i cambi e la voglia di vincere juventina porta ancora alla conclusione pericolosa Pedersen con salvataggio sulla linea di porta e fallo di mano da parte di Simonetti che poteva essere sanzionato con un altro penalty: e tre! Il tempo per non concedere un evidente calcio di punizione dal limite alla Juventus per fallo subito da Cantore e le ultime speranze si infrangono sulla parata sicura di Piazza che disinnesca il colpo di testa centrale di Sofia.