Dimenticare gli scudetti del decennio per ritrovare la strada giusta
Ricordo la sera del 16 maggio 1984 quando al St Jackob di Basilea impazzivo di gioia sotto la pioggia per la conquista da parte della NOSTRA Juventus della Coppa delle Coppe battendo il Porto per 2a1( Vignola Boniek). Era incredibile l'Unità totale tra Società e tifoseria contro tutti ,media compresi. Dopo quasi 40 anni ci siamo ritrovati in una serata paradossale tra chi piangeva e tra chi era in trionfo. Tornando indietro, quella notte festeggiavo in contemporanea anche il San Pasquale che come tutti sanno al sud è festeggiato come onomastico. Tra mille auguri ,per i quali ringrazio profondamente, ho trascorso ieri notte delle ore di malinconia mai provate prima almeno nella sua interezza. Da anni ammonivo per alcune preoccupazioni e previsioni non molto rosee. Non tornerò più su determinati argomenti ma confesso che le certezze di miei sentimenti sono in crisi d'identità.
Vedo due Juventus raccontate e due tifoserie divise sia nella visione che negli obiettivi . Se poi ci si permette di affermare che la Juventus è Unica per equilibrio in campo e soprattutto nella vita di tutti i giorni per Stile e Classe ecco arrivare strali ed offese di preistorica visione. Non ci sto ed è per questo che il futuro è foriero di contrasti e di malinconia prima citata. È lungo il discorso ma io sono duro in questo senso. Vedremo che piega prenderà la Storia
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