La Infodemia nel calcio va parallela a quella subita in pandemia

Ricordo un tempo nel quale si paventata la troppa presenza del calcio-parlato rispetto a quello vero quale il calcio giocato. Molti furono gli esperti di calcio e tanti bravi giornalisti che misero al centro di nuove problematiche il calcio parlato contro il quale le Società cominciavano a dover disperdere tante energie per contrastare un fenomeno pericoloso in quanto opprimente le azioni e programmi tecnici delle Società sempre più condizionate proprio da voci incontrollate. In altri campi più importanti vengono denominate Fake News mentre nel calcio sono presentate come notizie provenienti da Fonti Certe. Così sono ritenute , tra le altre eventualità, le gole profonde che per poter avere una visibilità "produttiva" per sé stessi portano all'esterno voci non solo dannose quanto destituite di fondamenta minimamente credibili. Da qui il caos si diffonde tra le tifoserie facilitando tutti coloro che , in nome dell'appartenenza ad una Azienda sportiva, agiscono ponendo davanti a tutto la propria persona. Un "Carpe diem" senza dubbio foriero di maggiori problematiche per il futuro della stessa Azienda.

Ho scritto " a voce alta" tutto un mio pensiero basato su fatti passati presenti e futuribili ma certamente non frutto di momenti onirici. Nel frattempo si sono risolte due questioni ineludibili per le scadenze che le accompagnano. Mi riferisco a Milik e Kulusevski . Quest'ultimo riscattato dalla sua squadra inglese per trenta milioni ma con la possibilità di rateizzazioni in ben sei anni. Non me l'aspettavo ma ormai la " creatività" è senza limiti. Intelligenti pauca !!!!!