Perché non far sedere i giocatori al fischio d'inizio con il Milan?

Perché non far sedere i giocatori al fischio d'inizio con il Milan?TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 23 maggio 2023, 15:45Opinionista per un giorno
di Bianconeranews Redazione
Il giornalista di Rbn Luigi Schiffo promuove questo tipo di protesta in campo in vista del prossimo match di campionato contro il Milan

Ma veramente devo leggere di analisi che parlano di Empoli-Juve come di una partita di campionato? Scherziamo? Dieci minuti prima del fischio d'inizio ti cambiano per la terza volta in una stagione la classifica – e non di 1 o 2 punti, ma di 10 o 15 – e uno dovrebbe scendere in campo motivato? Siamo seri. È ora di dirlo chiaramente : la Juve è stata perseguitata, umiliata e infangata ripetutamente dalla Figc e dai suoi tribunali. Questo campionato non è né valutabile né accettabile. Respingere al mittente, grazie.

Cosa serve - Ora serve però che sia la società Juventus a dare un segnale forte: fare giocare la Next Gen con Milan e Udinese? Far sedere i giocatori in campo al fischio d’inizio o farli restare immobili, visto che quello che fanno in campo non conta nulla? Ritirare la squadra e chiedere l’iscrizione in Svizzera o Olanda o dovunque? Squadra, staff tecnico e milioni di tifosi non possono essere spudoratamente presi per i fondelli da chi poi dice “serve una riforma della giustizia sportiva”. Ci vuole un messaggio forte che faccia il giro delle TV in tutto il mondo,  altrimenti la Juve, vittima di un sistema medievale e inquisitorio, passerà per colpevole. È inutile affidarsi ad avvocati e ricorsi nei tribunali sportivi: si dà solo credibilità ad un sistema che non ne ha e non ne merita, perché del diritto non sa che farsene, agisce secondo altre logiche e solo quando deve colpire certi colori. In un’altra occasione sottolineeremo che la Juve in casa sarebbe prima in classifica, fuori casa settima; che in due anni non ci sono stati significativi progressi nel dominare le partite e nella capacità di vincere le sfide chiave; e altro ancora. Ora è il momento del coraggio da parte della società e della proprietà. Accettare di essere stati costretti a disputare un campionato iperfalsato, facendo valere le proprie ragioni solo “nelle sedi opportune”, sarebbe un delitto nei confronti della squadra, dello staff tecnico, della storia della Juventus e dei suoi milioni di tifosi in tutto il mondo.