Caro Rocchi la Juve chiede arbitri e Var adeguati, non condizionati

Rocchi ha ammesso i gravi errori arbitrali ai danni della Juve. Non poteva fare altrimenti. Il designatore dà ragione a Tudor, ma allo stesso tempo lo rimprovera per i toni utilizzati durante il suo sfogo post Verona. La speranza è di vedere direttori di gara all'altezza della situazione.
Una botta al cerchio e una alla botte, così verrebbe da dire. Rocchi in primis ha confermato il doppio errore dell'arbitro Rapuano e del Var Aureliano nei confronti della Juve: niente rigore per il fallo di mano di Joao Mario e mancato rosso a Orban. Poi, quasi fosse un educatore, ha lanciato una frecciatina a Tudor per il tenore delle sue proteste, soprattutto per aver definito vergognoso quanto accaduto: “Vorrei che fossero usati termini corretti: non è il caso di esprimersi con toni eccessivi, altrimenti diventa una gazzarra”, le parole del designatore. In realtà Igor, come sempre, si è espresso in maniera pacata, magari si può definire esagerato l'aggettivo di cui sopra, ma la sostanza non cambia. Comunque sia, fermo restando i demeriti della Juve, l'avversario ha pareggiato grazie ad un rigore inesistente, peraltro trasformato da un giocatore che non doveva essere in campo, ma negli spogliatoi da tempo per la gomitata a Gatti. I fatti sono noti e chiari, tanto da stimolare anche il commento di personaggi non proprio amanti della Vecchia Signora, costretti a riconoscere gli orrori arbitrali.
La Juve a questo punto non può che apprezzare l'intervento di Rocchi, ma, come recita un famoso proverbio: “La ragione è dei fessi”. Nessuna compensazione nelle prossime partite, ci mancherebbe, sarebbe l'orrore nell'orrore. Massima attenzione però nelle designazioni, questo credo chiedano la società, Tudor e i tifosi bianconeri. Bisogna mandare arbitri bravi, di personalità e soprattutto non condizionati nel dirigere la Vecchia Signora. Esistono? Il discorso si estende ovviamente alla sala Var, dove ci sono i veri giudici delle controversie. Per capire la dinamiche, basterebbe ascoltare l'audio tra Rapuano e gli stessi varisti: certi colloqui fanno inevitabilmente sorgere dubbi. Come la possibilità di scegliere un determinato frame per bloccare un'azione e decidere di conseguenza. L'impressione, da Calciopoli in poi è che nell'indecisione si fischi contro la Juve per stare tranquilli e non finire nel mirino della critica. Una sorta di soggezione psicologica al contrario. Tudor ha protestato in difesa della sua squadra e per un dovere morale. Il silenzio sarebbe stato peggio. Comunque sia, niente alibi per i suoi giocatori, anche se spesso gli episodi decidono le gare. L'allenatore sta lavorando per riportare la Juve sulla retta via. Ora ci sarà il trittico Atalanta-Villarreal-Milan, al termine del quale capiremo un po' di più il reale valore della truppa bianconera, quindi le sue concrete ambizioni.
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