Anche Rocchi ammette il "furto" di Verona, ma contro l'Atalanta ci vuole una risposta sul campo da Juventus

Lo ribadisco anche nel mio editoriale: non amo parlare degli errori arbitrali e non lo faccio quasi mai, soltanto in casi veramente estremi. Preferisco soffermarmi sugli aspetti di campo che non funzionano e a Verona più di qualcosa non ha funzionato, ma le parole di Rocchi non fanno altro che confermare il "furto" subito dalla Juventus nella trasferta di Verona: un rigore (decisivo) che non andava assegnato ai padroni di casa e un'espulsione chiara non comminata a Orban che, ironia della sorte, ha ricevuto anche il premio come migliore in campo. Situazione surreale e grottesca. Non solo. Rocchi ammette anche un altro errore, questa volta a beneficio del Napoli che doveva subire un altro rigore dal Pisa non assegnato per un errore di valutazione grave. Quindi, se gli arbitri non avessero sbagliato, la classifica vedrebbe la Juventus a 12 punti con il Napoli a 10, esattamente l'inverso di quanto hanno scritto, di fatto, i referti arbitrali sotto accusa. Ma tanto la fantasia popolare continuerà a parlare di poteri del nord e di Napoli penalizzato, fino alla prossima lamentela di Conte.
Fatta questa dovuta premessa, torno alle analisi di campo. Urge che Tudor migliori nelle letture e nel coraggio sin dall'inizio della sua Juventus, perché se è vero che contro l'Inter e contro il Dortmund ci sono state rabbiose, convincenti e coraggiose reazioni, è altrettanto vero che sia contro i nerazzurri che contro i tedeschi e, aggiungerei, contro il Verona, gli approcci gara sono stati morbidi e leggermente timorosi. Il coraggio non lo si esprime con il numero di attaccanti mandati in campo ma con l'atteggiamento, quindi puoi giocare con una sola punta ma restare basso, così come puoi schierare due punte e restare basso uguale, il risultato non cambierà e non si può neanche pensare che tanto basta mandare in campo tutti gli attaccanti a disposizione nei minuti finali per rimontare risultati avversi, contro l'Inter è bastato, contro il Dortmund hai rimediato, ma contro il Verona già non è servito. Serve maggior coraggio sin dall'inizio, nell'impostazione della gara, serve personalità da Juve nell'imporre gioco e gestire possesso e reazioni avversarie altrimenti si rischia di andare incontro a sperperi di energia che alla quinta partita già portano i giocatori a palesare evidente stanchezza.
Si tornerà in campo sabato contro l'Atalanta e c'è tutto il tempo per lavorare sull'atteggiamento iniziale, per scegliere a quali attaccanti affidarsi come titolari e capire quali sono le riserve più efficaci. C'è tutto il tempo per recuperare energie e cominciare a trovare alternative ad un centrocampo che ad ora non può attingere dal mercato ma necessita di idee e intuizioni nuove. E bisognerà lavorare tanto anche sulla testa di qualche calciatore che deve darsi una svegliata e tornare a scendere in campo con la fame e l'attenzione giusta per aggredire gli avversari perché la condanna della Juve è questa: o aggredisce o verrà aggredita. Onestamente non credo che il campionato sia già scritto, la Juventus ha gli strumenti per poter tornare a combattere fino alla fine e magari anche vincere qualcosa di molto importante ma bisognerà lavorare molto e restare lucidi nelle scelte, nell'atteggiamento e nella gestione. La stagione è troppo lunga per buttarla via già adesso...

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