Juve-McKennie, ci risiamo: addio a fine stagione, o forse no?

Il contratto di McKennie con la Juve scadrà a giugno. Le parti al momento non hanno in programma un incontro per il rinnovo. L'ipotesi addio è possibile, ma dipenderà anche da Spalletti.

La Juve e McKennie sono sposati ormai da cinque anni, matrimonio con una parentesi in prestito al Leeds. Un rapporto tormentato, quindi di quelli in cui non ci si annoia. Ogni estate il texano finisce sul mercato: valigie pronte, armadietto svuotato, o quasi. Poi però salta tutto e puntualmente resta alla Continassa. E' successo con tutti i tencici: da Pirlo a Spalletti, passando per Allegri (tranne 6 mesi del 2023), Motta e Tudor. Il motivo è semplice: Weston è il manifesto della duttilità, merce preziosa di questi tempi. Ragazzo sempre sorridente, con la faccia più da attore di serie televisive americane che da calciatore, dove lo metti sta. Mai una protesta. In bianconero ha svolto diversi ruoli: esterno di centrocampo, trequartista, mezzala, regista davanti alla difesa, terzino destro, una volta persino falso centravanti. Non è un fenomeno, sia chiaro, ma di sicuro un giocatore moderno e soprattutto affidabile. Non un dettaglio.

Il contratto di McKennie con la Juve scadrà a fine stagione. Non si vedono segnali di rinnovo, anzi l'opzione più probabile pare l'addio. Tanto per cambiare. Almeno fino a qualche settimana fa, ai tempi di Tudor per intenderci. Finora 11 presenze su 12 turni di campionato, 7 da titolare. In Champions League 5 su 5 dall'inizio, gol a Bodo. Con Spalletti McKennie ha giocato sempre nell'undici di partenza, alternandosi tra trequartista e centrocampista di destra, in Norvegia a tutta fascia. Insomma, anche per il tecnico di Certaldo, lo statunitense è prezioso. Magari lo vede come equilibratore, certamente in campo dà tutto. La Juve, prima di decidere la separazione, ci pensi bene. E sotto questo aspetto, forse potrà essere decisivo proprio Spalletti. Sull'argomento, il ragazzo ha preferito glissare: “Mi piace la Juve, sto bene qui e voglio aiutare la squadra fino a fine stagione. Poi vedremo”. Weston, appuntamento a giugno. Con o senza valigie pronte?