Koopmeiners ora basta: la Juve non può permettersi questo lusso

La Juve torna da Villarreal con tanti dubbi e un'amara certezza: Koopmeiners è disconnesso dal contesto bianconero. Anzi, non si è mai collegato con esso. Tudor gli ha dato tante possibilità, ora però i bonus sono finiti ed è tempo di tenerlo in panchina.
La speranza è l'ultima a morire, diceva il vecchio saggio. Ecco, la Juve con Koopmeiners ha raggiunto il limite. A Villarreal ancora un flop dell'olandese. L'ennesimo. Eppure Tudor gli aveva un'altra possibilità di dimostrare il suo valore, o meglio di essere il centrocampista ammirato nell'Atalanta. Non pervenuto, nemmeno schierato sulla trequarti al fianco di Yildiz. Le statistiche sono più di una sentenza: 0 tiri in porta nei 45 minuti giocati, 1 cross, peraltro sbagliato, solo 27 palloni toccati, di cui 6 persi, 6 sono anche i duelli intrapresi, solo però 1 vinto, nella casella 0 i contrasti e i dribbling vinti. Serve altro? No. Evidentemente il problema dell'ex Atalanta non è di natura tecnico/tattica, ma piuttosto riguarda la sfera mentale. Sono tanti i giocatori che fuori dal contesto della Dea targata Gasperini, hanno reso molto meno. Cosa diversa dal nulla assoluto, come nel caso di Teun. Peso della maglia eccessivo? E' più di un sospetto.
La Juve sta tentando, o ha tentato (da stabilire il tempo del verbo da usare) di recuperarlo, attraverso un impiego elevato da parte di Tudor. Missione fallita. A questo punto scontato vederlo in panchina contro il Milan, ma in generale nelle prossime gare. Come si dice in questi casi: “Sbagliare è umano, perseverare è diabolico”. Se l'allenatore continuasse a metterlo in campo, farebbe un danno alla squadra (con lui sembra di giocare in inferiorità numerica) e allo stesso olandese. Lo scorso anno, per qualche giorno, fece un lavoro a parte, con la speranza di imboccare la giusta via. Anche in quel caso, niente da fare. Koopmeiners è un patrimonio tecnico, ma soprattutto economico. La Juve lo ha pagato 61 milioni di euro, un'ipotetica cessione oggi sarebbe dolorosa per i conti della società. Quindi si continuare a sperare, ma guai a rivederlo in campo fino a quando non darà segnali di vita. La Juve ha ingaggiato Burgess, il nuovo manager della performance. Si occuperà anche della sfera psicologica dei giocatori. Se fallisce anche il guru australiano, non resta che arrendersi.
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