Locatelli paradosso: da capitano della Juve a riserva di Koopmeiners, ma...

Contro il Villarreal Locatelli si riprenderà fascia e posto da titolare. Salvo ripensamenti dell'ultima ora da parte di Tudor. Il capitano della Juve ha subito una metamorfosi che lo ha visto cambiare il suo status: da titolare pressoché inamovibile, a riserva di Koopmeiners. L'olandese però non ha offerto prestazioni all'altezza e l'ex Sassuolo si appresta a tornare protagonista.
La parabola di Locatelli alla Juve certifica i cambiamenti del calcio cosiddetto moderno. Un tempo il capitano di una squadra era titolare fisso, inamovibile, per antonomasia. La fascia sul braccio rappresentava una certa autorevolezza, in qualche caso autorità in seno alla truppa. Con Motta lo scorso anno abbiamo assistito a cose dell'altro mondo, perché è stata sul braccio di ben 8 giocatori diversi. Fino alla nomina definitiva dell'ex Sassuolo. Tudor ha scelto la continuità: Manuel capitano, Bremer il suo vice, eventualmente a seguire Yildiz, Thuram e Gatti. Dunque Loca punto fermo della squadra e non solo per questioni tecnico-tattiche. Salvo poi non essere più sicuro del suo posto. Anzi, addirittura scavalcato da Koopmeiners. Il numero 5 bianconero è stato titolare nelle prime due giornate di campionato contro Parma e Genoa. Poi l'involuzione. O meglio, un cambio di rotta da parte di Tudor. Proprio a Marassi l'avvicendamento con Koopeminers, sostanziale inizio del cambiamento. All'esordio di Champions League contro il Borussia Dortmund l'esclusione di Locatelli, a sorpresa per addetti ai lavori e tifosi. Evidentemente non per l'allenatore. A Verona solo un tempo, in panchina per tutta la durata del match contro l'Atalanta.
Locatelli è stato in campo meno della metà dei minuti totali disputati dalla Juve: 258 rispetto a 540. Lecito parlare di paradosso. Intanto perché nel frattempo la squadra, nelle ultime tre uscite, ha incassato 4 gol in Champions, 1 a Verona e 1 con la Dea. Sotto accusa tutta la fase difensiva, a partire dalla mancanza di filtro da parte del centrocampo. Eppure Manuel è il giocatore della mediana più adatto a proteggere la linea arretrata, tenerlo in panchina in questa fase pare quasi un delitto calcistico. Tanto più se il sostituto si chiama Koopmeiners. L'olandese è un patrimonio tecnico ed economico della società, quindi è comprensibile il tentativo di recuperarlo da parte di Tudor. Esiste però un limite oltre il quale bisogna prendere atto della situazione: l'ex Atalanta non riesce a decollare, non aggiunge nulla alla squadra, anzi diventa un problema. Comunque sia, per il capitano è tempo di riprendersi la Juve. Il Villarreal è in un momento di forma incredibile. In Spagna si andrà oltre l'aspetto tecnico-tattico, comunque importante. Servono giocatori di carattere, connessi mentalmente al contesto della gara, pronti a quella che si preannuncia una vera e propria battaglia. L'Estadio de la Ceramica è un catino bollente, un fortino ai limiti dell'inespugnabile. Locatelli? Presente.
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