Tudor non si incarti su se stesso. La stagione è lunga e le soddisfazioni possono arrivare. A patto che...

Tudor non si incarti su se stesso. La stagione è lunga e le soddisfazioni possono arrivare. A patto che...  TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:01Editoriale
di Alessandro Santarelli

Un colpo al cerchio e uno alla botte, per rimanere in tema di bicchieri mezzi pieni o mezzi vuoti. Il dibattito, e siamo appena agli albori della stagione, è già molto ampio e divide il popolo bianconero. Due pareggi consecutivi in campionato, Verona e Atalanta, che hanno tolto la possibilità per qualche giorno di guardare tutti dall’alto verso il basso, ma è anche vero che per quanto sia una classifica ancora da guardare con le pinze, la Juve è li, ad un punto dalla vetta. I bianconeri devono però imparare a vincere le partite normali, quelle che al netto delle lacune in rosa, vanno portate a casa. Verona e Atalanta in casa rientrano tra queste, per ciò le dichiarazioni a fine gara di Tudor non sono piaciute. La comunicazione non è il piatto forte di Tudor, pazienza si potrebbe dire, ma è comunque una lacuna in un calcio dove anche il sapersi rapportare con la stampa diventa fondamentale. Perché quelle sono le parole che passano poi ai tifosi, e con tutto il bene, sentirsi dire che si è contenti per aver impattato con la squadra di Juric in casa, non va proprio bene. Poi la Juve avrebbe meritato di più, la vittoria ci poteva stare, ma determinate scelte di formazioni e la lettura della stessa gara hanno lasciato qualche perplessità.

Si resetta e si va avanti, con una preghiera però: caro Igor veniamo da un anno di integralismo puro, per favore non farci ricadere nell’incubo. Gli effetti collaterali del duo Motta Giuntoli saranno visibili ancora per settimane, per questo chiediamo a Igor di uscire da certe logiche che hanno creato solo malumori dissapori e zero risultati. Il tecnico croato fa bene a credere nel “ suo calcio” ( frase che non mi piace ma che fa moda) però deve alzare la famosa asticella anche lui, capire che si può e si deve cambiare laddove alcune cose non funzionano. E allora se non possiamo avere un Modric a centrocampo, proviamo a trovare un sistema di gioco che possa far arrivare maggiori palloni agli attaccanti. Si gioca con il 3421. Bene, ma in alto a destra deve starci per forza Kalulu? Non si rischia di regalare di fatto una corsia? Si crede nella punta unica? Giusto, ma niente vieta di aiutare l’attaccante titolare, che guarda caso si trova sempre a toccare non più di 10, 12 palloni a tempo, con un compagno di reparto. Certo l’equilibrio va mantenuto, ma resta il dubbio che nonostante il reparto offensivo sia stato rinforzato, il problema del gol resti sempre un problema atavico.

Tudor ha bisogno di crescere con la Juve, e questo lo sapevamo, ma lui stesso sa benissimo che il peggior nemico di ogni allenatore della Juventus è proprio il tempo. E adesso arrivano due partite, tra Champions e campionato, che non potranno essere sbagliate. Ci giochiamo già molto, si gioca molto già anche Igor. I tifosi lo appoggiano e sono con lui, ma il vento è sempre pronto, purtoppo a girare. Dai Igor sorprendici e tira fuori qualcosa dal cilindro. Sappiamo che puoi farlo.