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Ulivieri a RBN: “Thiago Motta da Juve. Allegri? No al licenziamento per giusta causa”

Ulivieri a RBN: “Thiago Motta da Juve. Allegri? No al licenziamento per giusta causa” TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
martedì 21 maggio 2024, 10:10Podcast
di Quintiliano Giampietro

Tra la Juve e Allegri molto probabilmente non è ancora finita e ci sarà un braccio di ferro legale. Al lavoro gli avvocati dell'ex allenatore bianconero che entro domani dovrà rispondere alla società rispetto all'esonero per motivi disciplinari, avvenuto tre giorni fa dopo i fatti post Coppa Italia. Ci sarebbero cinque motivi legati al comportamento dell'allenatore livornese, per i quali il club potrebbe chiedere il licenziamento per giusta causa. Tra questi il litigio con Giuntoli, l'uomo incaricato da Elkann per ricostruire e che porterà a Torino Thiago Motta, salvo ribaltoni dell'ultima ora. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve Renzo Ulivieri, presidente delll'Assoallenatori.

Questo il pensiero di Ulivieri sulla possibilità che Thiago Motta vada alla Juve: “Non so se andrà sulla panchina bianconera. Lo scorso anno gli avevo consigliato di rimanere e mi ha dato retta. Questa volta non mi sono permesso di dirgli nulla. Spesso mi sono espresso su questo tecnico: sta praticando un tipo di calcio che secondo somiglia molto a quello del futuro, per cui è un allenatore all'avanguardia come idee e pensieri, quindi credo sia da Juve”. Ulivieri poi dice la sua sul divorzio traumatico tra Allegri e la Juve: “Come associazione abbiamo fatto i complimenti ad Allegri per la conquista della Coppa Italia, ma anche a Gasperini, in generale per come era stata bella la gara, abbiamo ricevuto tanti insulti. Noi però avevamo circoscritto il tutto all'aspetto sportivo. Sui fatti accaduti nel post partita non ci siamo espressi. Allegri ha sbagliato, nei tempi, nei modi, credo si possa dire questo. Per dovere di onestà aggiungo che lo stesso Max, visto il periodo era carico di tensione. Questo non giustifica l'accaduto, ma può essere una concausa. Sull'agire della società io sono sempre stato fuori, è lei che sceglie il momento in cui comunicare le sue decisioni all'allenatore. Non c'è una regola”.

Nel podcast l'intervento integrale