Barillà (La Stampa) a RBN: "Tudor è un ottimizzatore, con giocatori di livello può fare bene"

Il giornalista de La Stampa Antonio Barillà, ospite oggi di "RBN Cafè" su Radio Bianconera, ha parlato delle basi che la Juventus sta poggiando in vista della prossima stagione, con Comolli impegnato a rinforzare la squadra sul mercato: "La Juventus gioca da tanto ormai senza regista e non so se per la prossima stagione ci sia l'acquisto di qualcuno nel ruolo in programma, ma resto convinto che il problema non sia il regista. Non è necessario giocare con il regista puro, ci sono squadre che ne fanno a meno, affidandosi a giocatori con competenze diverse ma che siano competenze di livello, invece la Juve non ha mai saputo acquistare elementi sostituivi di livello, oppure avere pazienza con quelli che già aveva, come ad esempio Rovella, che oggi è un centrocampista molto ambito e i bianconeri hanno dato via senza crederci abbastanza. Discorso simile in Italia lo si può fare per gli allenatori, e mi viene in mente Maresca, che da noi ha avuto possibilità soltanto in Serie B e in entrambi i casi non gli è stato dato il tempo, poi è andato in Inghilterra e dopo aver riportato il Leicester in Premier, ha vinto Conference e Mondiale per club con il Chelsea".
Parlando di allenatori, Barillà torna sull'esperienza di Thiago Motta alla Juventus: "Gli è mancata l'umiltà, non la qualità, e credo che questa esperienza bianconera gli servirà tanto per la grande carriera che farà. Andare a Milano contro l'Inter e perdere 3-2 da allenatore del Bologna mettendo i giocatori fuori ruolo fa gridare al mezzo miracolo e alla genialità, ma fare lo stesso da allenatore della Juventus può portare solo a polemiche, perchè la Juve è obbligata a vincere e perchè mettere fuori ruolo giocatori che sono stati pagati fior di milioni porta gli opinionisti e la stessa società a farsi delle domande. Io credo che sotto la gestione Motta i giocatori siano stati mandati in confusione totale, non abbiamo visto un Koopmeiners appannato rispetto ai tempi di Bergamo, è stato un Koopmeiners inesistente, non parliamo quindi di un giocatore che vive difficoltà di ambientamento, ma di un giocatore evidentemente confuso dalla propria gestione. Tudor lo vedo come un ragazzo che ha una qualità essenziale, è un ottimizzatore e un aggiustatore, e in una squadra di giocatori di livello come la Juve, mettere i singoli al posto giusto spesso basta a migliorare i risultati.
Ascolta l'intervento completo nel podcast allegato.
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