Exor verso la cessione di Iveco Defence: ci guadagna anche la Juve?

Entro la fine del 2025 potrebbe concretizzarsi una delle operazioni industriali più complesse e delicate dell’ultimo decennio nel settore difesa italiano. Si tratta dello spin-off di Iveco Defence Vehicles (Idv), società del gruppo Iveco con sede a Bolzano, specializzata nella produzione di veicoli blindati.
Al centro dell’attenzione c’è la joint venture Leonardo-Rheinmetall, impegnata nello sviluppo del nuovo carro armato per l’Esercito italiano, che ha avanzato un’offerta da 1,5 miliardi di euro per rilevare Idv. La notizia, riportata dal Corriere dell’Alto Adige e ripresa oggi da Calcio e Finanza, conferma un netto rilancio rispetto alla valutazione iniziale di 750 milioni presentata nel 2023. Tuttavia, Exor, la holding della famiglia Elkann-Agnelli, non avrebbe ancora detto sì: l’obiettivo è chiudere l’accordo a circa 2 miliardi di euro entro dicembre.
Bolzano, nodo strategico e sindacale
La vendita non è solo questione di cifre. In ballo c’è il destino di circa 900 lavoratori dello stabilimento di Bolzano, che rappresenta una delle eccellenze produttive italiane nel campo dei blindati leggeri. Inoltre l’operazione è strettamente intrecciata con un altro scacchiere ben più ampio: la vendita dell’intero marchio Iveco al colosso cinese FAW. Finora bloccata dal governo italiano, proprio per la presenza di IDV, considerata asset sensibile per la sicurezza nazionale, la cessione potrebbe finalmente sbloccarsi grazie al passaggio sotto controllo occidentale (Leonardo è a partecipazione pubblica).
Exor e Juventus: reinvestimenti in arrivo?
Gli analisti di Equita valutano realistica la chiusura dell’operazione a 1,5 miliardi, cifra già inclusa nella loro somma delle parti (SOTP) per Exor, senza però rivedere al rialzo il valore del titolo. Tuttavia, nel mondo finanziario iniziano a circolare voci sui possibili reinvestimenti da parte della holding. Uno dei fronti seguiti potrebbe essere quello sportivo: la Juventus, reduce da stagioni altalenanti e con l’esigenza di ricostruire una rosa competitiva sotto la guida di Igor Tudor, potrebbe beneficiare indirettamente di queste risorse. Exor, azionista di controllo bianconero, infatti, non ha mai fatto mistero di voler rilanciare il club, ma con logiche manageriali, non più passionali. Un’iniezione di capitale, magari non diretta ma destinata a riequilibrare i conti o sostenere investimenti mirati, potrebbe essere una realtà. Anche se ad oggi, lo ribadiamo, si tratta solo di speculazioni.
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