Ferrara: "Può essere il Mondiale di Yildiz, ma spero nel riscatto di altri bianconeri"

Ferrara: "Può essere il Mondiale di Yildiz, ma spero nel riscatto di altri bianconeri"TUTTOmercatoWEB.com
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di Fabiola Graziano

In un'intervista esclusiva concessa a La Gazzetta dello Sport, l'ex calciatore Ciro Ferrara ha analizzato la Juventus di ieri e di oggi con un occhio di riguardo all'imminente Mondiale per Club, dove i bianconeri esordiranno la notte (alle 3:00, ora italiana) tra il 18 e il 19 giugno contro gli arabi dell'Al-Ain. Queste le parole di Ferrara:

"Tudor chieda aggressività, come Lippi con noi. Il primo giorno a Torino, estate 1994, tra la firma, la presentazione e la ricerca della casa, mi convoca Umberto Agnelli. Mi accoglie così: 'Benvenuto Ferrara, è pronto per vincere'. Io volo basso ('Dottore, ci proviamo') e lui ribatte: 'No, alla Juve bisogna vincere'.

Comolli? È francese, ma ha capito immediatamente dove è arrivato. Se ci ha pensato lui a debuttare con quella frase, è stato bravo. E se glielo hanno consigliato, è stato comunque intelligente a sfruttare l’assist. Magari c’è lo zampino di Chiellini, una figura emblematica del club. Giorgio è un ragazzo educato, competente e ama la Juve: sarà prezioso come dirigente, anche per i giocatori. Alla Juventus se non vinci ci sta cambiare: dopo Thiago Motta, ha pagato Giuntoli. Non conosco Comolli, ma se la proprietà gli ha dato fiducia ci sarà un motivo. Lo aspetta un bel lavoro. Intanto è migliorata la comunicazione, che la passata stagione si è rivelata un boomerang: dire che l’obiettivo della Juve è la qualificazione in Champions non si può sentire.

Conte? Ero convinto che alla fine sarebbe rimasto a Napoli. A maggior ragione quando si è iniziato a parlare di De Bruyne. Antonio ha fatto un capolavoro e adesso il Napoli sarà la squadra da battere. Ma occhio ai ritorni di Allegri al Milan e Sarri alla Lazio: ci sarà da divertirsi, anche a livello dialettico.

Tudor? Igor si è meritato il rinnovo sul campo. La sua Juventus dovrà essere aggressiva anche al Mondiale, è l’atteggiamento che tutti noi abbiamo imparato sul campo da Lippi. È l’impronta della Juventus. Il Mondiale è già un appuntamento importante per Igor, vale tanto e non si può snobbare.

Il Mondiale per Club? Può essere il Mondiale di Yildiz, a patto di non paragonarlo a Del Piero. Il turco porta bene il dieci, ma per compiere il salto deve confermarsi ogni giorno. Giusto che la nuova dirigenza voglia partire da lui. Questo torneo sarà una occasione di riscatto anche per Koopmeiners, Nico, Douglas. E avere Bremer di nuovo in gruppo è importantissimo, è un leader: i miei compagni mi volevano in trasferta anche con una sola gamba. Per Vlahovic la mia sensazione è che possa andare via. Spero che il vero colpo sia Koopmeiners".