Gambelli a RBN: "Mercato, non ancora preoccupato ma bisogna muoversi. E non si parla di..."

A Radio Bianconera, durante Fuori di Juve, è intervenuto lo scrittore e piccolo azionista Juve Riccardo Gambelli, che ha parlato del mercato della Juve: "Preoccupato ancora no. Credo che Comolli abbia capito quanto è difficile operare sul mercato italiano e alla Juve. Quando si presenta la Juve, raddoppiano i prezzi e lo ha già capito in prima persona. Per ora è arrivato solo il centravanti ma bisogna rinforzarsi se si vuole fare almeno un campionato accettabile. Bisogna agire soprattutto a metà campo, dove mancano i campioni. Le grande squadre si costruiscono a centrocampo e non sento parlare di questo reparto. Non sono ancora preoccupato ma bisogna cominciare a muoversi".
Poi ha commentato lo stallo nella trattativa Osimhen-Galatasaray: "L'anno che l'ho visto a Napoli mi ha impressionato, è un oche sposta gli equilibri di una squadra. La cifra è altissima ma se si vuole tornare a essere campioni...Ci proverei in tutti i modi, non sarà facile. Con una bella accoppiata David-Osimhen si comincerebbe a ragionare. Ma servono anche i centrocampisti che gli servano i palloni lì davanti".
Si parla di Xhaka, ma quelli forti in giro sono pochi 'abbordabili': "Chi ha i grandi centrocampisti se li tiene stretti o te li vende a caro prezzo. Qualche sconosciuto ogni tanto è diventato un fenomeno, vedi Vidal. Devi avere la fortuna di avere degli osservatori che monitorano la situazione e ne scovano uno. Il problema, ripeto, è in mezzo. Thuram è titolare, Locatelli ci può stare in rosa ma non lo vedo titolare. Ma non puoi pensare di andare avanti con loro, ti serve qualcuno forte, all'altezza".
Sull'esigenza della Juve di avere un direttore sportivo ha detto: "Sono convinto che Comolli abbia bisogno di un ds italiano, che conosca certe dinamiche. Gente ben informata mi dice che si prende le responsabilità e vuole fare tutto lui. Credo che il mercato lo farà lui alla fine, ma attenzione a non fare l'errore di Giuntoli, che ci ha lasciato le penne. Con Marotta c'è un bel lavoro di gruppo, con Giuntoli no e si sono visti i risultati. Comolli è un po' accentratore e sono sicuro che ha bisogno almeno di un ds". Mentre su Chiellini ha ammesso: "Credo che si aspettasse un ruolo più tecnico. Poi ora è subentrato il discorso del Los Angeles, e mi ha fatto temere. Oggi è entrato nel consiglio federale, quindi manterrà il suo ruolo anche alla Juve. Però quando ho saputo del Los Angeles non sono stato contento, ho pensato che possa essere un motivo di rottura".
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