Juve costretta a tifare gli altri, tra amarezza e rimpianti

Juve costretta a tifare Atalanta nel match di questa sera contro la Roma. Nessuno, ad inizio stagione, avrebbe mai immaginato questa prospettiva, sperare negli altri per qualificarsi alla prossima Champions League. L'1-1 contro la Lazio ha complicato i piani di Tudor e la strada verso la Coppa più prestigiosa. In realtà anche se dalla ruota di Bergamo uscisse il segno X, sarebbe una situazione comunque non ottimale perché in un'ipotetica classifica avulsa con le due squadre capitoline, prevarrebbero i giallorossi. In fondo a Gasperini per mantenere il terzo posto potrebbe bastare anche un solo punto. La Juve dunque spera nel successo dei nerazzurri, ma ovviamente dovrà poi battere Udinese e Venezia nelle ultime due giornate. La squadra di Ranieri avrà Milan e Torino, la Lazio Inter e Lecce. 

La Juve a questo punto poteva e soprattutto doveva essere già da tempo con la qualificazione in Champions League in cassaforte. Invece il rischio di non farcela c'è. Con tutto ciò che ne consegue sotto il profilo economico e di conseguenza del progetto. i rimpianti sono tanti. basterebbe pensare che i bianconeri hanno perso 23 punti da situazioni di vantaggio. Solo Venezia e Como hanno fatto peggio, rispettivamente con 30 e 24. Ovviamente la maggior parte del danno è stato fatto con la gestione precedente, complice una serie di pareggi, quando il match sembrava vinto. Spesso contro avversari oggettivamente inferiori. Il tutto con la stessa modalità: vantaggio, eccessiva gestione, luce che si spegne, gol subito. In realtà con Tudor la situazione non è cambiata di molto. Finora sette partite, condite da  3 vittorie (Genoa, Lecce, Monza, una sconfitta (Parma) e tre pareggi. Quest'ultimi contro le rivali Roma, Bologna e Lazio), in tutti e tre i casi da situazioni di vantaggio. Stasera divano e forza Atalanta. Poi basta errori.