L’attacco della nuova Juventus: con David in bianconero, serve davvero Kolo Muani?

L’arrivo ufficiale di Jonathan David alla Juventus ha acceso l’entusiasmo tra i tifosi bianconeri. L’attaccante canadese, classe 2000, è stato uno dei bomber più prolifici della Ligue 1 con la maglia del Lille, ed è noto per il suo dinamismo, intelligenza tattica e freddezza sotto porta. Un acquisto importante, che va a dare una forma nuova all’attacco bianconero, soprattutto in vista di un’ormai probabile partenza di Dusan Vlahović, sempre più vicino all'addio.
E proprio partendo da questa premessa si apre una riflessione fondamentale: che tipo di attaccante serve ora alla Juventus? Perché, se Vlahović parte, la Juve non avrebbe più in rosa un centravanti con le caratteristiche dell’ariete classico, quel numero 9 fisico, che lavora spalle alla porta, tiene palla e attacca l’area con potenza.
Jonathan David è un attaccante moderno, rapido, abile negli spazi, perfetto per un gioco di scambi veloci e pressione alta come quello che Tudor ha provato a mettere in campo soprattutto al Mondiale per club. Ma non è il terminale fisico a cui lanciarsi nei momenti di difficoltà o che può spostare le difese solo con il corpo.
La Juventus, colpota positivamente dai sei mesi di Randal Kolo Muani, sta cercando di trattarne con il PSG il ritorno. Il francese è un attaccante tecnico, mobile, forte nell’uno contro uno, ma anche lui non è un vero numero 9 da battaglia. Potrebbe integrarsi bene con David in un attacco fluido e imprevedibile, ma non colmerebbe quel vuoto lasciato da Vlahović a livello fisico e strutturale.
La Juventus, insomma, si troverebbe con un attacco più leggero, più veloce e forse più adatto a un calcio propositivo, ma senza un punto di riferimento centrale in grado di tenere impegnati i difensori con fisicità.
È un rischio calcolato? O una lacuna da colmare?
Se da un lato Tudor sembra potersi orientare verso questa direzione, dall’altro ci sono partite – e momenti – in cui avere un attaccante con le caratteristiche del centravanti puro può fare la differenza.
A questo punto, più che rilanciare per Kolo Muani, la Juventus dovrebbe forse valutare un profilo più strutturato, che possa garantire alternative anche sul piano del gioco aereo e del duello fisico. Un profilo alla Lukaku, tanto per intenderci, che possa completare il nuovo attacco senza sovrapporsi a David. Ma quale potrebbe essere un centravanti con queste caratteristiche a costi contenuti che accetterebbe di partire anche indietro nelle gerarchie? Un nome che è circolato in queste ore è quello di Krstovic, centravanti del Lecce, ma di concreto non c'è nulla. Un profilo interessante della nostra serie A è quello di Pellegrino del Parma, ma gli emiliani dopo la partenza di Bonny difficilmente si priveranno anche dell'argentino. Difficile che la Juventus consideri Milik, sebbene ancora a disposizione, una valida alternativa visto il "non percorso" della scorsa stagione del polacco a causa dei suoi guai fisici.
Il mercato è ancora lungo e la Juve si muove con prudenza, ma anche con ambizione. Dopo David, il prossimo colpo dovrà essere quello giusto per l’equilibrio dell’intero reparto offensivo. Perché senza Vlahović, manca davvero un certo tipo di attaccante. E questo, al netto dei moduli e delle idee, nel calcio conta ancora.
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