La Juventus fa tremare le rivali e Allegri spegne i microfoni della polemica

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lunedì 20 marzo 2023, 10:15Primo piano
di Quintiliano Giampietro

Il corto muso questa volta è solo sulla carta, con il blitz in casa dell'Inter la Juventus di Allegri lancia un altro segnale forte al campionato. Il successo di San Siro è totale: cuore, testa, anima, tecnica e giusta sofferenza. In attesa del Collegio di Garanzia dello Sport per riavere i 15 punti, il campo dice -7 dalla zona Champions. Alzi la mano chi avrebbe scommetto su questa classifica dopo il 20 gennaio, giorno della penalizzazione. Ingiusta, per usare un eufemismo. Il bilancio bianconero post sentenza è di un pari, una sconfitta e sette vittorie consecutive, pari a 22 punti. Qualcosa di simile ad un'impresa, considerando la pressione psicologica di giocare con il peso dei tribunali e il rischio (ancora esistente) di competere per qualcosa di virtuale. Qualsiasi altra squadra sarebbe crollata, la truppa di Allegri no.

A San Siro si sono rivisti sprazzi della Vecchia Juve. Il trio di centrocampo Fagioli -Locatelli-Rabiot è una miscela di sostanza e qualità. Kostic ormai è una certezza: polmoni, cross in quantità industriale e licenza di segnare. Decidere il derby d'Italia è un ulteriore salto di qualità. In difesa non fanno più notizia Bremer e Danilo. Vlahovic tornerà bomber. Ma l'artefice principale della risalita si chiama Allegri. Piaccia o non piaccia, il tecnico ha tenuto sulla giusta rotta una nave a rischio naufragio. A suon di risultati (ricordiamo anche i quarti di Europa League) e tenendo fuori dalla Continassa le questioni giudiziarie. Allenatore, mental coach e referente principale. Anche quando si tratta di affrontare microfoni, taccuini e telecamere. Nel post gara di San Siro, nelle due emittenti televisive più importanti, Max viene stuzzicato sul presunto fallo di mano di Rabiot nell'azione che propizia il gol di Kostic, convalidato dopo diversi minuti di analisi al Var. Insinuazione respinta al mittente con decisione e risposta indiretta alle lamentele di Simone Inzaghi: “Non mi fate arrabbiare, le decisioni vanno rispettate. Il Var se è oggettivo va bene, se diventa soggettivo è un problema. Io non polemizzo mai. Meno parliamo degli arbitri, più li aiutiamo. Forse voi siete in malafede”. Sipario.