La nuova Juventus dovrà ripartire da Chiesa e Fagioli

In attesa di sciogliere i nodi legati ad allenatore e ds, tra i giocatori dai quali sicuramente dovrà ripartire la nuova Juventus ci sono Chiesa e Fagioli. Il gol contro l'Udinese chiude una stagione travagliata per l'ex viola, complice la tribolazione post operatoria e non solo. Federico è uno dei migliori talenti italiani, le sue qualità tecniche sono indiscusse. Come la personalità per diventare un leader anche emotivo dei bianconeri. Il mercato dovrà essere per forza di cose sostenibile e sarà impossibile acquistare top, anzi pare scontata la cessione di un big. Qualcuno aveva inserito proprio Chiesa nella casella dei possibili partenti, ma amici di famiglia ci assicurano che l'esterno venticinquenne nato a Genova vuole diventare un punto fermo della Juve del futuro. Certo, bisognerà utilizzarlo in modo da sfruttare le sue caratteristiche e in questo Allegri spesso è mancato. L'emblema del delitto tattico la gara di Napoli, quando da quinto del centrocampo, a Chiesa fu chiesto di marcare Kvaratskheila. I risultati li ricordiamo tutti. Fede deve giocare esterno alto in un attacco a tre, comunque sia avere la possibilità di avvicinarsi alla porta. Così fu decisivo per il trionfo europeo dell'Italia agli Europei.

Fagioli è stato eletto come migliore Under 23 del campionato. Premio meritatissimo. Dal gol di Lecce in poi, una parabola ascendente quella del ventiduenne nato a Piacenza. E pensare che prima era stato accantonato, tanto che proprio ai microfoni di Bianconeranews, l'agente D'Amico aveva ipotizzato la cessione nel mercato di gennaio. Anche in questo caso bacchettata ad Allegri. Meglio tardi che mai. Nicolò unisce tecnica, duttilità tattica, carattere e all'occorrenza capacità realizzativa. Abile nell'intercettazione e nella proposizione. Cosa chiedere di più ad un centrocampista? Nicolò sta smaltendo l'intervento alla clavicola, poi tornerà più carico di prima. Chiunque sarà l'allenatore della Juventus, potrà e dovrà puntare su di lui.