Raffaeli a RBN: "Juve, perplesso sul nuovo corso. Hanno pagato tecnico e dg, ma la proprietà?"

Ospite di Cose di Calcio su Radio Bianconera, lo scrittore e giornalista Massimo Raffaeli ha parlato del nuovo corso in casa Juventus targato Comolli: "Mi è venuto in mente uno slogan di un pò di tempo fa: 'Grande il disordine sotto il cielo, la situazione è eccellente'. Il disordine ormai è la normalità alla Juve, ma non mi pare che la situazione sia eccellente. Un anno e mezzo fa c'è stata la volontà di fare una rifondazione. E' stato chiamato un dg che è poi diventato un plenipotenziario, che ha preso, sbagliando, un allenatore e alcuni giocatore. E' come se avessi fatto lo sbancamento di un terreno per metterci su la casa. Ora se ne fa un altro e viene chiamato un profilo che non c'entra nulla con quello precedente. Sono prudente ma anche molto perplesso, vediamo".

E ha aggiunto: "Io ho sempre il sospetto di chi propone certezze e non dubbi. Mi interessano molto di più figure empiriche, che non vengono li a mostrare miracoli. Sarà il campo a decidere, come sempre. Già un anno fa, quando si cominciava a parlare di nuovo allenatore, la mia prima scelta era Tudor, che promette poco e mantiene le promesse. Non ha nessun verbo calcistico da dare alle folle ma è profondamente realista. Noi siamo come i bambini, cambiamo la realtà secondo i nostri desideri. Il calcio italiano è in piena debacle, la Juve però viene da 5 anni di risultati scadenti. La Juve non è più la Juve di una volta e speriamo ritrovi il suo rango storico al più presto. E ci sarà un motivo se la Nazionale non va, perché anche la Juve non va. Non spargo pessimismo ma un po' di prudenza. Non sono un grande amatore dei grandi signori, però hanno pagato tutti e ma c'è un tabù su chi mette di denaro. Ha pagato il tecnico, il dg, ma chi ha messo il dg? La proprietà ha messo oltre mezzo miliardo nelle casse ma i risultati sono di una mediocrità sconcertante. Giuntoli ha sbagliato la campagna acquisti ma aveva un contratto pluriennale e questo progetto poi non è stato più vero. Amo la Juve, ma lo sguardo critico non lo si può negare. E attendiamo ad avere grandi aspettative su Chiellini. E' stato un grande calciatore, ha studiato, ha fatto la sua esperienza, non carichiamolo però di pesi che non dovrebbero essere nemmeno suoi".