Santoriello e l'inevitabile passo indietro meditato per due mesi

Santoriello e l'inevitabile passo indietro meditato per due mesiTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 22 marzo 2023, 13:33Primo piano
di Alessio Tufano

Era il 6 febbraio scorso quando ha cominciato a circolare un video del pubblico ministero Ciro Santoriello, ripreso nel corso del convegno 'Il modello organizzativo e le società calcistiche. La prevenzione degli illeciti tra giustizia penale e sportiva' del 2019, in cui il pm, facente parte dell'accusa nei confronti della Juventus nell'inchiesta Prisma, insieme a Mario Bendoni e Marco Gianoglio, si lasciava andare a dichiarazioni non certo super partes nei confronti del club bianconero.
LE PAROLE DA 'ANTIJUVENTINO' - "Io, lo ammetto, seguo e sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus. Come pubblico ministero sono antijuventino - dichiarava Santoriello - contro i ladrocini in campo". A stretto giro di posta un altro video lo riprendeva mentre esternava queste dichiarazioni: "Come presidente di una società di calcio non sono bravo se faccio gli utili ma anche se vinco gli scudetti. A volte però c’è un rapporto di incompatibilità tra le due cose. Lo ammetto, sono tifosissimo del Napoli e odio la Juve. Come tifoso è importante il Napoli, come PM sono antijuventino, contro i latrocini in campo, eppure mi è toccato scrivere archiviazioni".
LA RISPOSTA DELLA JUVENTUS - Come immaginabile, i due filmati hanno scatenato un vero e proprio terremoto e, se la società Juventus per voce del responsabile dell'area sportiva Francesco Calvo preferì mantenersi imparziale: "Alcune frasi estrapolate dal proprio contesto possono assumere un significato diverso da quello che hanno in verità nel contesto corretto - queste le sue parole - Questo vale per la Juventus e per tutte le persone di Juventus che sono state coinvolte nelle indagini, e per il caso citato. La Juventus dà sempre rispetto e allo stesso tempo pretende rispetto in tutto l'iter giudiziario".
LE PAROLE DI ABODI - Le richieste di un passo indietro da parte di Santoriello arrivarono da tutti i fronti. Il 7 febbraio il Ministro dello Sport Andrea Abodi prese la parola: "Ho visto, ascoltato e segnalato, nel rispetto dei ruoli, per le opportune verifiche e valutazioni. Per ora penso sia corretto che mi fermi qui" e il giorno successivo rincarò la dose: "Il principio di responsabilità vale sempre.

È talmente evidente l’inopportunità, anche in momenti in cui si pensa di poterselo permettere di entrare in un linguaggio che non è istituzionale e consono con il ruolo professionale che si svolge. Ogni parola in più sarebbe inopportuna da parte mia".
RICHIESTE DI CHIARIMENTI ANCHE DA NOTI GIURISTI - Dopo il Ministro, condanne alle parole di Santoriello arrivarono sia da giuristi di parte, come il noto tifoso juventino Murizio Paniz: "É molto grave che un pm parli in quel modo di una realtà sulla quale sta indagando e mi auguro a questo proposito che il CSM apra un fascicolo in merito ed assuma i relativi provvedimenti. Da avvocato posso dire che di certo un pm non può dire di odiare il proprio indagato, penso che questo fatto avrà conseguenze", che non juventini, come Roberto Afeltra: "É un vulnus, perché lo dice lui che odia la Juventus, e alla gente non glielo puoi più togliere dalla testa. Non è una bella uscita. E non ci sono conseguenze, perché non si può ricusare. Il pm è una parte, non è quello che decide. Non può incidere tutto questo sulla validità dell'indagine e sulle sue conseguenze. A livello disciplinare il CSM mi auguro intervenga in modo pesante affinchè non si ripetano certe cose".
LA DECISIONE A LUNGO PONDERATA - Furono giorni di fuoco per Santoriello che però non lo portarono a fare un passo indietro immediato ma soltanto a meditare. Una lunga meditazione tramutatasi in decisione soltanto poco fa, quando è arrivata l'ufficialità di un passo indietro. Santoriello non poteva per legge essere ricusato, ma dopo un'attenta analisi si è reso conto che alla luce dei fatti la sua posizione non avrebbe mai potuto essere più vista come imparziale e così il prossimo 27 marzo non sarà in aula. Meglio tardi che mai.