Serie A in lutto, addio a Sinisa Mihajlovic: da Roma a Bologna, una vita in Italia per il "Sergente"

Lutto per il mondo del calcio italiano e non solo. Si è spento alla clinica Paideia di Roma Sinisa Mihajlovic, ex calciatore e tecnico. Figlio di madre croata e padre serbo, esplose alla Stella Rossa per poi approdare in Italia alla Roma, per poi passare alla Sampdoria, prima dell'esperienza alla Lazio, con la quale otterrà i maggiori successi: un campionato (2000), due Supercoppe Italiane (1998 e 2000), una Supercoppa UEFA (1999), una Coppa delle Coppe (1999) e due Coppe Italia (2000 e 2004). Nel 2004 il passaggio all'Inter, con la quale chiuse la carriera nel 2006, per poi intraprendere la carriera di allenatore.
Il "Sergente" Mihajlovic, come era definito per il suo forte temperamento, ha svolto il ruolo di allenatore in seconda dell'Inter dal 1º luglio 2006 al 29 maggio 2008, con Roberto Mancini in panchina, vincendo due campionati italiani, nonché la Supercoppa italiana del 2006. Poi le esperienze sulle panchine di Bologna, Catania, Fiorentina, Nazionale serba, prima del ritorno in Italia sulle panchine di Sampdoria, Milan, Torino e di nuovo Bologna. In mezzo anche un passaggio allo Sporting Lisbona.
In Serie A, Mihajlovic ha realizzato 28 reti su punizione, di cui 3 in una sola partita: si tratta di due record per il massimo campionato italiano, il secondo dei quali condiviso con Giuseppe Signori. Il 13 luglio 2019 aveva annunciato in conferenza stampa di aver contratto una forma di leucemia mieloide acuta, dalla quale si era ripreso dopo diversi cicli di cure, che gli avevano permesso anche di tornare in panchina. Ma il 26 marzo scorso era tornato ad annunciare di doversi sottoporre a un nuovo ciclo di cure per contrastare la ricomparsa della malattia. Nelle ultime settimane era apparso alla conferenza stampa del libro del suo ex tecnico ai tempi della Lazio Zdenek Zeman.
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