Vlahovic da problema a risorsa: ora con la Juve può succedere di tutto

Vlahovic da problema a risorsa: ora con la Juve può succedere di tutto
Oggi alle 08:10Primo piano
di Quintiliano Giampietro
Il momento d'oro di Vlahovic apre riflessioni sul suo futuro alla Juve: non si esclude un rinnovo del contratto, con conseguente permanenza

La Juve e Vlahovic, un futuro ancora tutto da scrivere. Forse. La prestazione top contro il Borussia Dortmund ha confermato lo stato di forma dell'attaccante e l'atteggiamento di chi vuole dare tutto per la maglia. Sembrano trapassato remoto i giorni in cui era evidente la frattura con la società e le sue uscite erano condite dai fischi dei tifosi. Valigie pronte, cessione immediata, rescissione consensuale. Niente di tutto questo. Permanenza e seconda vita bianconera. Condita da due gol nelle prime due giornate di campionato, sottotono contro l'Inter (unica gara finora da titolare), poi l'esplosione in Champions League, doppietta e assist da numero 10 per il pari definitivo di Kelly. Da subentrante, ancora una volta. Nel post gara felice e allo stesso tempo sereno, per nulla infastidito dal fatto di partire dalla panchina.

Molti ritengono sia proprio questo il segreto: il fatto di avere meno responsabilità, lo rende più libero di giocare. Così come di esprimersi davanti alle telecamere, quando sottolinea come il 99% delle cose dette nel periodo buio, corrisponde a bugie. Ad oggi Dusan è consapevole del suo ruolo di riserva nella Juve. Il problema, si fa per dire, è di Tudor, rispetto ad una revisione delle sue gerarchie in attacco. Come si può tenere fuori un attaccante con questo stato di forma e una ritrovata vena realizzativa? Peraltro, rispetto alle sue caratteristiche è lui il vero 9 della rosa. David e Openda sono più propensi alla manovra, seppure attaccanti. Vlahovic quanto meno deve partire alla pari degli altri, quando si tratterà di scegliere i titolari. Inevitabilmente torna alla ribalta la questione futuro. La società potrebbe e forse dovrebbe tentare di convincerlo a rinnovare, quindi a restare. Certamente andrebbero riviste le cifre, altrimenti a giugno sarebbe addio.