Analisi tattica Venezia-Juventus.Luci, ombre, ma una certezza: siamo in Champions  La Juventus

Analisi tattica Venezia-Juventus.Luci, ombre, ma una certezza: siamo in Champions   La JuventusTUTTOmercatoWEB.com
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di Nerino Stravato

La Juventus, scesa in campo al Penzo con un inedito 3-4-2-1, ha conquistato una vittoria fondamentale per 3-2 contro il Venezia, assicurandosi la qualificazione in Champions League. La partita, tuttavia, ha messo in luce sia i punti di forza che le fragilità di una squadra in fase di costruzione.

L'avvio è stato da incubo per i bianconeri. La difesa, schierata con Di Gregorio tra i pali, Alberto Costa, Kelly e Savona, ha mostrato subito evidenti indecisioni. Il primo gol del Venezia, siglato da Fila al 1', è arrivato con disarmante facilità, frutto di una disattenzione collettiva che ha permesso all'attaccante lagunare di trovare lo specchio della porta senza opposizione significativa. Questa rete precoce ha evidenziato una fase difensiva ancora da registrare, soprattutto considerando che la linea a tre, con Savona adattato, faticava a trovare i giusti automatismi e le coperture necessarie.

Nonostante l'inizio shock, la Juventus ha saputo reagire con carattere. L'attacco, guidato da Kolo Muani e Yildiz, supportati da Conceição, ha mostrato sprazzi di grande qualità. Kenan Yildiz, in particolare, ha dimostrato ancora una volta il suo talento cristallino, siglando il gol del pareggio al 25' con una giocata individuale di pregevole fattura, ben servito da un pronto Cambiaso. Poco dopo, al 31', è stato Kolo Muani a firmare il sorpasso, sfruttando una palla recuperata.

Il secondo tempo ha visto un Venezia determinato a riacciuffare il pareggio, riuscendoci al 55' con Haps, seppur con la complicità di una deviazione sfortunata di Savona. Anche in questa occasione, la difesa bianconera ha evidenziato lacune, con Haps che è riuscito a trovare lo spazio in area. È stata una dimostrazione di quanto la fase difensiva necessiti ancora di coesione e attenzione, soprattutto nelle transizioni e sulle marcature preventive.

La svolta della gara è arrivata al 73' con il rigore trasformato da Locatelli, freddo dal dischetto dopo un fallo su Conceição. Questo gol ha sigillato la vittoria e la qualificazione, ma la performance complessiva ha lasciato aperte alcune riflessioni sulle future strategie tattiche, soprattutto in vista di impegni più probanti. La Juventus ha dimostrato una buona capacità di rimonta e resilienza, ma le amnesie difensive, specialmente quelle iniziali, dovranno essere risolte per puntare a traguardi più ambiziosi.