Gasperini, quasi sfumato, o Tudor: La Juve tra esperienza e progetto

Dopo il clamoroso dietrofront di Antonio Conte, che ha scelto di rimanere al Napoli, la Juventus è tornata a riflettere con attenzione sul proprio futuro in panchina. I nomi sul tavolo sono due: Gian Piero Gasperini, attualmente però vicinissimo alla panchina della Roma, e Igor Tudor, che ha traghettato i bianconeri verso una preziosa qualificazione in Champions League. Due profili molto diversi, con vantaggi e incognite che il club sta valutando con estrema attenzione.
Gasperini: garanzie europee, ma a quale prezzo?
Il nome di Gian Piero Gasperini è sinonimo di risultati concreti e di un'identità di gioco ben definita. Con l’Atalanta ha costruito un ciclo straordinario, culminato con la vittoria dell’Europa League e una continuità in Serie A che ha portato stabilmente la squadra bergamasca tra le big italiane. La sua esperienza in campo europeo sarebbe oro colato per una Juve che vuole tornare protagonista anche fuori dai confini nazionali.
Tuttavia, Gasp è anche noto per il suo approccio molto rigido: il suo sistema di gioco richiede tempo per essere assimilato e non sempre i rapporti con i giocatori sono stati idilliaci. I casi Gomez e, più recentemente, Lookman, ne sono una prova. Il suo arrivo comporterebbe una rivoluzione tecnica e tattica, nonché l’acquisto di giocatori adatti al suo stile. La domanda è: la Juve è pronta a questo tipo di trasformazione?
Tudor: continuità, empatia e una Juve già plasmata
Igor Tudor rappresenta invece la continuità. Subentrato a stagione in corso a un Thiago Motta incapace di far decollare la squadra, ha restituito ordine, entusiasmo e risultati a una Juve depressa e fuori fuoco. La qualificazione alla prossima Champions è un merito che non può essere ignorato, soprattutto se si considera il contesto difficile in cui ha lavorato.
Tatticamente duttile, Tudor ha mostrato di sapersi adattare alle caratteristiche della rosa, alternando moduli e interpretazioni senza mai perdere il controllo dello spogliatoio. Il rapporto con i giocatori è uno dei suoi punti di forza: viene percepito come una guida autorevole ma vicina, capace di valorizzare chi ha avuto difficoltà sotto altre gestioni.
Una scelta di identità
La decisione della Juventus non è solo tecnica, ma profondamente strategica. Con Gasperini si sceglierebbe un progetto ambizioso ma radicale, fondato sull’identità di gioco e l’esperienza europea. Con Tudor, si darebbe continuità a un percorso già iniziato, meno spettacolare forse, ma solido e coerente con le esigenze attuali del club.
In ogni caso, il tempo stringe. La stagione è alle porte e la Juventus ha bisogno di certezze. E questa scelta, più di ogni altra, determinerà il futuro prossimo del club.
Pubblicità
Altre notizie
Le più lette
Primo piano
Supplemento di Radio Bianconera ®
Iscritta al tribunale di Torino al n.70 del 29/11/2018
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore responsabile Antonio Paolino
Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178
Iscritta al tribunale di Torino al n.70 del 29/11/2018
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore responsabile Antonio Paolino
Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178
Parte del Newtwork di

© 2025 bianconeranews.it - Tutti i diritti riservati