Commemorazione dell'Heysel, Fabrizio ricorda il nonno: "Ci fu uno scambio di biglietti, tragica fatalità"

Nel corso della commemorazione della strage dell'Heysel, di cui oggi ricorre il quarantennale, uno degli interventi più toccanti è stato quello di Fabrizio Landini, che ha raccontato l'incredibile storia del nonno Giovacchino, l'unico caduto di Torino di quella tragica notte di quarant'anni fa: "Lui doveva andare in un altro settore, ma quando è arrivato lì evidentemente c'è stato uno scambio di biglietti ed è finito nel Settore Z, poi è successo quello che è successo. Ricordare l'Heysel dopo 40 anni è sempre una ferita molto profonda che ci procura tristezza, ma abbiamo il compito e il dovere di mantene viva la memoria.
Grazie a chi organizza questi eventi, al ricordo delle persone che hanno a cuore la strage dell'Heysel, alla Juventus e a tutti coloro che si sono prodigati in questi anni ci fa sentire meno soli e ci permette di affrontare al meglio questa triste realtà".
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