Ferrara scrive a Vialli: "Ci hai sempre dato forza, il destino è stato crudele con te"

Ferrara scrive a Vialli: "Ci hai sempre dato forza, il destino è stato crudele con te"TUTTOmercatoWEB.com
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di Alessio Tufano

Nel giorno in cui Gianluca Vialli avrebbe compiuto 61 anni, Ciro Ferrara, compagno di Vialli ai tempi della Juventus, gli ha scritto una lettera, affidata al proprio profilo Instagram: "La prima volta che ci incontrammo, ci salutammo stringendoci la mano. “Piacere, Luca” - dicesti. “Piacere, Ciro” - risposi.
Avevamo pressappoco la stessa età, era il 1986 ed entrambi prestavamo servizio militare nella Nazionale. Siamo stati per molto tempo avversari e, nel contempo, profondamente amici. Quando ci incontravamo sul campo, per sfidarci, quasi non ci salutavamo. Ma fuori dal campo arrivammo ad essere perfino inseparabili, condividendo molto del nostro privato, viaggi e vacanze. Ci sono tanti episodi divertenti che ancora oggi mi tornano in mente, e mi ritrovo a riderne come se fossero accaduti pochi istanti prima. Per esempio, quella volta che, per una scommessa persa, fosti costretto a correre senza veli intorno al campo che si trovava appena fuori da un hotel, durante una delle tante trasferte. Eravamo perfidi nello stabilire le penalità, ma ci divertivamo come matti. Tu eri maestro di ironia e scrivevi delle storie in rima, tirando in mezzo tutti i compagni e il mister: quando eravamo in ritiro, le leggevi nella sala ristorante durante la colazione e il simpatico siparietto divenne nel tempo quasi un rito, un acceleratore del buon umore.

Ciò che più mi manca di te, amico mio, è questa pienezza umana, fatta di gioco, ironia, bontà d’animo, serietà, intelligenza, profondità spirituale… Mancano quegli sguardi d’intesa, i sorrisi di chi sta gustando il succo della giovinezza e della vita. Mancano soprattutto gli abbracci impetuosi e incontenibili, come quello che, in una notte di maggio, sigillò una vittoria epica. Ti buttai a terra, e restammo intrecciati, con il cuore a mille, felici e senza fiato. Il destino è stato davvero troppo crudele con te. Lo è stato con te e con chi ha dovuto accettare di perderti senza poter fare nulla per evitarlo. La forza ce l’hai data sempre tu, anche mentre stavi male. La prima volta che ci incontrammo, ci salutammo stringendoci la mano. “Piacere, Luca” - dicesti. “Piacere, Ciro” - risposi. Mai avrei pensato che avresti scritto il mio nome nella lista dei cinque tuoi più cari amici, i soli che hai voluto al tuo funerale. Buon compleanno Luca".