Gravina: "Qualificazione al Mondiale fondamentale, dobbiamo avere coraggio di lanciare i giovani"

Durante la conferenza stampa di presentazione delle Finali Giovanili TIM nella Regione Lazio, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha affrontato diversi temi legati alla Nazionale italiana, in particolare alla sfida di qualificazione ai Mondiali in programma venerdì in Norvegia. Nelle sue dichiarazioni, Gravina ha parlato anche della decisione di Francesco Acerbi di non rispondere alla convocazione e della valorizzazione dei giovani talenti nel calcio italiano.
Il momento della Nazionale e la qualificazione
Gravina ha sottolineato l'importanza dell’obiettivo comune della qualificazione ai Mondiali, ricordando le difficoltà che la squadra sta affrontando, tra infortuni e stanchezza accumulata nei campionati nazionali e internazionali. Ha dichiarato: "Non dobbiamo cercare alibi in questo momento, abbiamo un obiettivo sul quale siamo tutti concentrati. La qualificazione è fondamentale." Ha poi aggiunto: "Il momento è di difficoltà, ma ci appenderemo al grande senso di orgoglio da parte dei nostri ragazzi nel condividere l’orgoglio che ha sempre contraddistinto l’indossare la maglia della nazionale. Questo orgoglio deve generare entusiasmo in tutti i nostri tifosi."
La questione Acerbi
Sul caso specifico di Francesco Acerbi, Gravina ha evitato commenti approfonditi, definendo la decisione del giocatore una scelta personale:
"Sulla questione Acerbi non ci sono commenti, è una valutazione personale, ognuno ha il senso di appartenenza. Non entro nelle valutazioni soggettive di Acerbi, posso solo esprimere il dispiacere nel non poter condividere le sue prestazioni." Ha però ricordato che la squadra dispone di calciatori pronti a sostituirlo, confermando la fiducia nel gruppo: "Come ha già sottolineato Spalletti, abbiamo calciatori che possono comunque sostituirlo."
La valorizzazione dei giovani talenti
Gravina ha infine affrontato il tema della crescita e della valorizzazione dei giovani nel calcio italiano, smontando il luogo comune che l’Italia non produca talenti: "Noi produciamo tantissimi talenti, ne è la dimostrazione la prima vittoria nella storia dell’Europeo Under 17."
Ha evidenziato però la difficoltà nel trasformare questi talenti in campioni, a causa della mancanza di opportunità e pazienza:
"Per creare il campione bisogna offrire le opportunità al talento. Ci sono tantissimi giovani di grande prospettiva che vengono emarginati. Non abbiamo la pazienza e il coraggio di investire su questi giovani."
A supporto di questa idea, Gravina ha portato esempi concreti come Yamal, cresciuto nel Barcellona. E ha concluso: "Dobbiamo avere solo più coraggio nel dare spazio a questi giovani."
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