Juve, caccia alla fantasia: “Senza il 10 non si crea: piacciono Ben Seghir, Moore e il solito Sancho”

Quando manca Yildiz, la Juve si inceppa. È questa la sintesi amara dopo l'amichevole col Manchester City, dove i bianconeri sono apparsi spenti, prevedibili, privi di idee tra le linee. Una situazione che ha acceso più di un campanello d’allarme a Torino. Come riporta la Gazzetta dello Sport, Comolli è già al lavoro per trovare un'alternativa tecnica e creativa al numero 10 turco, trasformando un'opportunità di mercato in una vera e propria necessità strutturale. I nomi in ballo non mancano, e oscillano tra gioventù, talento e... budget.
Tra i profili monitorati, Eliesse Ben Seghir – Classe 2005 del Monaco, è considerato uno dei trequartisti più promettenti della Ligue 1. Elegante, veloce e con il vizio del gol. La valutazione si aggira intorno ai 30 milioni. Poi c'è Mikey Moore – Soltanto 17 anni, ma già pupillo del Tottenham e della nazionale U18 inglese. Fantasia pura e margini di crescita enormi. Il costo? 20 milioni, ma la Premier lo blinda. Infine c'è sempre lui, Jadon Sancho, il talento mai definitivamente esploso in Premier del Manchester United. Il suo nome è sul taccuino da mesi, ma restano da sciogliere i nodi legati all’ingaggio e alla formula d’acquisto. Senza Yildiz, servono alternative vere. Ecco perché la Juventus riflette: in un calcio che chiede sempre più estro e imprevedibilità, un nuovo "10" non è più un lusso, ma un'urgenza.
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