CI SONO LE CATEGORIE. LA JUVE DEVE ESSERE DI UN'ALTRA CATEGORIA.

Nel calcio e nello sport sarà sempre così: esistono le categorie d'appartenneza. La categoria a cui appartieni, dipinge la tua storia. La  storia della JUVENTUS racconta di una squadra vincente, che lotta fino alla fine, che non si consegna debolmente all'avversario e che cerca di vincere anche quando gli altri sono superiori.

Questa è sempre stata la nostra categoria e non possiamo passare da quella dei vincenti a quella dei perdenti. E' da perdenti non cercare di reagire quando la gara ti sta ridicolizzando. Mai un fallo che dia il segnale della lotta, mai una protesta che sappia di appartenenza, mai un segnale dal capitano alla squadra. L'unica reazione che vediamo è il solito Dusan che si lamenta con Yildiz, dico YILDIZ che lo ha messo due volte davanti al portiere, se per caso non gli passa bene un pallone. Così non si va da nessuna parte. Ci vuole uninio e spirito bianconero quando si sta perdendo e male, sul campo.

Poi veniamo alle dichiarazioni del fuori campo , Anche qui molto male, non sono da allenatore della Juventus. Non si può minimizzare facendo intendere che il City è molto più forte, che il risultato è brutto ma ci sta. Non si può, con le parole, normalizzare una sconfitta come questa, perchè nella storia bianconera un fatto come questo, NON DEVE ESSERE NORMALE.

Allora non dovevamo vincere a Milano col Milan quando avevamo 12 giocatori fuori e abbiamo chiuso la gara con Pepe a marcare IBRA? Ho fatto solo un esempio, ma la nostra storia è piena di esempi come questo. Da Del Piero che batte il REAL più forte al Bernabeu, alla JUVE di Conte che vince uno scudetto da imbattuta e settima squadra della griglia di partenza. Pure in questa stagione abbiamo battuto in champions il Manchester City,seppur in un periodo in cui loro erano in difficoltà. Li abbiamo battuti però, con la grinta da Juve, con il nostro pubblico a trascinarci e con Danilo autore della miglior partita di una disgraziatissima stagione. Possiamo perdere, ci sta. Ma non normalizziamo la situazione, altrimenti cambiamo la categoria.