Juve-Wydad: Attacco senza punte, ma occhio agli inserimenti dei centrocampisti marocchini

Domani la Juventus tornerà in campo per la seconda giornata del Girone del Mondiale per Club, affrontando il Wydad Casablanca, formazione campione del Marocco. Dopo il netto 5-0 all’esordio contro l’Al Ain, i bianconeri si preparano a una sfida molto diversa per caratteristiche tecniche e approccio tattico.

 

Il Wydad Casablanca, infatti, arriva a questa partita con un'impostazione offensiva atipica: praticamente senza attaccanti di ruolo. Anche il centravanti titolare, Ismail Mohamed Rayhi, che ha iniziato in panchina contro il Manchester City ed è entrato nella ripresa, è in realtà un’ala offensiva adattata al ruolo di punta. Una scelta dettata sia da esigenze di rosa, sia da una precisa volontà tattica.

 

Al posto di una vera prima punta, il Wydad opta per un modulo fluido, con un trequartista avanzato e una fitta rete di centrocampisti che si inseriscono con tempismo e intensità. Questo rende la squadra marocchina imprevedibile e difficile da leggere, perché non offre punti di riferimento chiari alla difesa avversaria.

 

Per la Juventus, sarà fondamentale mantenere alta la concentrazione e l’equilibrio difensivo. I centrali dovranno essere bravi a non farsi attrarre fuori posizione, mentre i centrocampisti dovranno vigilare con attenzione sugli inserimenti, che rappresentano la vera arma offensiva del Wydad. In particolare, sarà decisiva la fase di transizione difensiva, perché i marocchini proveranno a colpire proprio negli spazi lasciati liberi dopo una palla persa.

 

Sulla carta, la Juventus parte nettamente favorita. Ma in partite come queste, la differenza la fanno spesso i dettagli. Il Wydad ha dimostrato di saper tenere testa anche ad avversari tecnicamente superiori, come successo contro il City, e Tudor lo sa bene: servirà massima lucidità, per non farsi sorprendere da un attacco senza attaccanti, ma con tante idee.