L'ex Juve Gentile: "La Nazionale è lo specchio di un sistema e il nostro non funziona più"

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di Daniele Petroselli

In casa Italia c'è amarezza per il 3-0 contro la Norvegia. A intervenire è anche un ex azzurro e bianconero come Claudio Gentile, intervistato dall'edizione odierna de La Stampa: "Non ha funzionato nulla. La squadra, tutta la squadra, non ha dato niente. C’era il rischio di perdere a Oslo, ma non si può subire così. Oltre al pessimo risultato e alla mancata prestazione, non c’è stata neanche una reazione d’orgoglio e il primo tiro in porta è arrivato al 92’. E’ un incubo da scongiurare. Una Nazionale che ha vinto 4 Mondiali non può restare così a lungo fuori dalla coppa più importante. Speriamo che si possa ancora recuperare, che il ct possa trovare un organico per rimontare. Dimissioni di Spalletti? No, deve arrivare alla fine. Anche perché non sono sicuro che cambiando l’allenatore si possa riottenere l’Italia che abbiamo sempre avuto: il ct non ha molta disponibilità. Ora ci sarà tensione e tanto decideranno i dirigenti federali: la delusione è stata pazzesca, c’è gente che mi ferma e mi piacere perché non c’è più l’Italia…

E ha concluso dicendo: "La Nazionale è lo specchio di un sistema e il nostro non funziona più. Il motivo è semplice: siamo invasi dai giocatori stranieri. Così gli italiani non trovano spazio nei club e non possono dimostrare di essere da Nazionale, mentre il ct deve scegliere da un gruppo sempre più ristretto. E come un cane che si morde la coda".