La Stampa - Dea Gratias

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Atalanta
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di Luca Cimini

La lotta per la qualificazione alla prossima Champions League è più interessante che mai, ma la Juventus ha ripreso il controllo del proprio futuro. Il pareggio contro la Lazio, che inizialmente sembrava un’occasione mancata, ha assunto un valore strategico grazie alla vittoria dell’Atalanta sulla Roma. Il giornale La Stampa infatti scrive "Dea Gratias". Con i bianconeri ora a pari punti con la Lazio e in vantaggio negli scontri diretti, basterà vincere le ultime due partite per centrare l’obiettivo minimo stagionale.

La forza degli scontri diretti

I numeri sono quesri: Juventus e Lazio sono a quota 64, ma la Signora ha il vantaggio dei risultati negli scontri diretti (vittoria per 1-0 allo Stadium e pareggio 1-1 all’Olimpico). Un dettaglio che si traduce in un enorme vantaggio nella volata finale. Dietro, la Roma insegue con un punto in meno, mentre l’Atalanta è già aritmeticamente in Champions. La situazione, insomma, è evidente: due successi contro Udinese e Venezia blinderebbero il quarto posto, senza dover dipendere da altri risultati.

Non sarà però un compito semplice. La Juve arriva alle ultime due gare con una rosa ridotta all’osso: le squalifiche di Kalulu, Thuram e Savona si sommano ai dubbi legati agli infortuni di Cambiaso e Koopmeiners. Eppure, per Tudor c'è un’occasione irripetibile: far leva sulla compattezza per costruire una squadra concreta, capace di raggiungere la Champions League.

Una volata che vale più di un traguardo

In un campionato segnato da discontinuità, la Juventus ha avuto il merito di rimanere agganciata al gruppo di testa. Ora, con sei punti in palio e il margine tecnico per farcela, serve solo un ultimo passo. La Champions non è ancora assicurata, ma per la prima volta da mesi dipende solo dai bianconeri. Un vantaggio psicologico che può fare la differenza, a patto di non commettere altri errori.