Marangio: "Dal pari contro il Verona si era capito l'andazzo della Juventus"
Sul proprio profilo Facebook, Vincenzo Marangio ha commentato la decisione della Juventus di esonerare Igor Tudor: "Dal pareggio di Verona ho capito che non ne saremmo usciti e, sia chiaro, anche per la tante carenze nella rosa della Juventus. Non ho mai negato mancassero almeno due centrocampisti di qualità, e, in generale, campioni da Juve. Ma Tudor ci ha messo molto del suo. Dispiace ma la vedo e l'ho sempre vista così anche scontrandomi con tanti di voi. Un allenatore da Juve deve essere in grado intanto di provare a "cucinare" al meglio con gli ingredienti che ha; tenere alta l'asticella e non cercare alibi. E non si può e non si deve essere contenti delle prestazioni (peraltro anche parecchio insufficienti) ma soltanto del risultato.
Conta solo quello alla Juve. Più passavano le partite e più cresceva una certa assuefazione alla mediocrità in casa Juve. Si è arrivati all'esonero inevitabile che mette davanti alle proprie responsabilità anche società e calciatori. Fino a novembre i giocatori dimostrino cosa vogliono fare con Brambilla (soluzione alla Montero dopo l'esonero di Allegri che lasciò con una Coppa Italia esaltante), poi da dopo la sosta di novembre si ripartirà nell'ordine da uno di questi nomi:
- Spalletti, se accetta contratto a 6 mesi più eventuali clausole rinnovo:
- Mancini, stessa modalità.
- Palladino, che avrebbe già accettato il ruolo di traghettatore.
Serve una scossa, un'identità immediata, scelte da Juve in una realtà che, al momento, ha veramente poco di Juventus".
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