Anche i giocatori dimostrino di essere da Juve: capito Locatelli?

La posizione di Tudor è in bilico e continuano a circolare i nomi di possibili sostituti. L'allenatore deve dare di più, ma tocca anche ai calciatori dimostrare di meritare la maglia della Juve. Il caso Locatelli.

Quando una squadra va male, il primo a finire sul banco degli imputati è l'allenatore. E' il destino di chi fa questo mestiere. Così sta succedendo alla Juve, Tudor confermato a tempo e ormai da qualche giorno si leggono nomi di possibili sostituti, vedi Spalletti e Mancini. Le ultime conferenze stampa del tecnico hanno certificato una situazione poco tranquilla, anzi prima della sfida contro il Real, il tecnico sembra abbia parlato da esonerato in pectore, comunque da precario. Le rivendicazioni arbitrali rispetto al match contro il Verona e una nuova lamentela sui calendari. Cose non proprio da Juve, solitamente abituata al profilo basso in situazioni simili. Evidentemente il rapporto tra Igor e la società è arrivato ad un punto di non ritorno. Staremo a vedere come andrà a finire, ma la sensazione è di un divorzio, da stabilire solo i tempi. La proprietà, dal canto suo, non vorrebbe pagare tre allenatori, ma la necessità di qualificarsi alla prossima Champions League prevale su tutto il resto.

Le responsabilità per il difficile momento della Juve, però, devono necessariamente riguardare anche i giocatori. Ormai da anni si discute sulla mancanza di leader, quelli in grado di prendere in mano la squadra, soprattutto nei mo,enti critici. Non tutti sono in grado di sopportare il peso della maglia bianconera e questo è un problema. C'è poi chi dovrebbe dare l'esempio ai compagni più degli altri, il capitano. Da sempre Locatelli è considerato uno dei più attaccati alla casacca, peraltro tifoso della Vecchia Signora. Eppure è stato protagonista di un episodio quanto meno discutibile. L'ex Sassuolo, evidentemente dopo aver annusato il rischio di non essere titolare al Bernabeu, ha postato una storia su Intagram, in cui c'è lui in campo, di spalle, con tanto di fascia in mostra. Nessuna didascalia. Senza essere troppo maligni, c'è più di un sospetto che possa indicare una sorta di rivendicazione del suo status. Della serie “Io sono il capitano”. Caro Manuel, così non va, soprattutto non si fa il bene della squadra per la quale tifi. Peraltro in un momento di difficoltà. E poi, nella Juve, nessuno ha il posto da titolare assicurato.