Piccari: "Tudor non credo arriverà a fine stagione. E vedrei bene..."

Il direttore di TMW Radio Marco Piccari ha parlato delle vicende bianconere. E parlando di Igor Tudor ha ammesso: "Non credo arriverà a fine stagione, la Juve adesso ha un periodo molto importante. Continuo a dire che con tutte le problematiche questa squadra ha dei valori. Non è lontana dalle altre, ci sono valori su cui lavorare. Perché incaponirsi con la difesa a tre e sempre con lo stesso modulo? Conte si è adattato, Gasperini sta facendo un calcio diverso, Allegri ha capito che senza avere grandi difensori doveva limitare i danni. Un grande allenatore deve capire come limitare i danni, la Juve ha un solo difensore centrale e un allenatore di livello deve studiare un piano B. Tra le tante opzioni per la panchina vedo Inzaghi, il passaggio diretto Inter-Juve è complicato. Andare invece in Arabia, dove non credo resisterà a lungo, può alleggerire questo passaggio. Io apprezzo De Zerbi, ma non prenderei questa strada per la Juve e andrei più sulla strada conservativa con valori più vicini alla Juve. Deve ritrovare la propria identità, altre non hanno funzionato".
E si è già proiettato su Lazio-Juve: "Hanno due partite delicatissime prima, anzi la Juve ha anche la sfida con il Real Madrid. Entrambi gli allenatori sono in difficoltà, Tudor deve dare un segnale e fare una scelta. Non può andare avanti con la ruota della fortuna in attacco, io punterei fortissimo su Yildiz dietro a due punte. Sono state fatte analisi sulla questione societaria, però voglio parlare di campo e siamo alla settima giornata. Le scelte societarie appartengono a un altro aspetto, adesso devi pensare al Como, non al rinnovo di contratto di Yildiz. Tudor ha lasciato sollievo quando è andato via dalla Lazio, ha avuto contrasti con giocatori che avevano fatto bene e non potevi mandarlo via. È molto difficile gestire Tudor, non ho percepito delusione quando ha salutato la Lazio. Ho apprezzato invece Baroni, che io avrei confermato. Sarri lo vedo come un film in bianco e nero, ormai datato. Magari un film bello che ti ricorda delle cose, ma non è più di stretta attualità. Il Sarri del passato è lontano, ha tante attenuanti e secondo me lui è l’unico che può dare una mano alla Lazio, mentre Baroni sarebbe sprofondato. Se resiste, allora può dare un senso alla stagione della Lazio".
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