Spalletti in conferenza: "Quando abbiamo palla, dobbiamo comandare. Zhegrova? Non è stato aiutato da McKennie e Kalulu"

Spalletti in conferenza: "Quando abbiamo palla, dobbiamo comandare. Zhegrova? Non è stato aiutato da McKennie e Kalulu"TUTTOmercatoWEB.com
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di Fabiola Graziano

Dopo il 2-0 rifilato al Pafos, l'allenatore della Juventus Luciano Spalletti ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa:

"Cosa ho detto ai ragazzi all'intervallo? Quando sono rientrato a fine primo tempo c’era da far capire il nuovo modo di stare in campo nel secondo tempo e poi le situazioni che si son vissute. Non conta quella che è una posizione. Ci sono interpretazioni a volte che diventa difficile riuscire a capire. È così. Posso capire quando hanno palla gli avversari, perché bisogna adeguarsi alla loro capacità di adeguarsi. Ma quando abbiamo palla noi dobbiamo comandare la partita, gestirla. Anche su situazioni semplici si vede che è un momento particolare, forse con questa vittoria qui si sta più tranquilli per andare a prendere le nostre capacità. Nel primo tempo si è fatto poco, ma dovevamo tenere più in equilibrio la partita, in un punto di vista di donare possibilità e andare qualche volta a creare qualche problema in più.

La reazione dei tifosi? Non vorrei pensare che poi si è condizionati dal comportamento dei tifosi. Se però stanno con noi ci danno una mano. Quando li abbiamo al nostro fianco ci sentiamo più forti e abbiamo più energia. Dobbiamo crescere dal punto di vista caratteriale ma è stato bello dopo il 2-0, hanno partecipato alle scorribande in campo. Sembrava di essere qualcuno in più, sembravamo più freschi. Anche stasera lo stadio era pieno, grazie per il sostegno.

Se manca un punto di riferimento davanti? La prima punta deve avere delle caratteristiche ben precise. Ma son ragionamenti che fanno perdere tempo. Devo spendere energie per le cose che son lì davanti a me, che posso sistemare e mettere a posto. Vlahovic ce l’avrò tra qualche mese, bisogna usare strategie e comportamenti diversi. David è bravo tecnicamente e relazionale con la squadra, sa trattare la palla, fa sponde. Quando trovi squadre che ti vengono addosso uomo contro uomo, le scappatoie sono o verso la punta o verso il portiere. Ma bisogna passare attraverso il gioco, a essere sempre in movimento, mischiare i sistemi di gioco, non perdere equilibrio e non prendere ripartenze. Si va avanti e si trattano tutte le questioni anche se questo 4-2-3-1 lo voglio vedere in pratica. Yildiz sa giocare centravanti, bisogna che tu gliela sistemi. Se gli tiri una randellata di 30 metri non ha quelle caratteristiche lì

Mercato di gennaio? Se si va a fare questi discorsi diventerebbe un aiuto per tutti quelli che fanno il mio lavoro, anche se le cose fossero diverse. Ho accettato di allenare questa squadra, non ho cambiato idea, vedo delle potenzialità. Non ho molto tempo per lavorarci perché in questi periodi non ci si allena per niente. Nutro fiducia per quella che è la conoscenza per molti calciatori. Mi fido delle loro qualità, mi fido anche delle mie, anche se qualcuno ha dei dubbi. Con me stesso sono arrivato alla Juventus, con me stesso ho fatto una carriera in giro per le città e per le squadre. Domattina alle 6/6.30 sono lì. Sto benissimo a fare questo lavoro, il mondo Juve è stellato, collaboratori di tutti i tipi di una qualità assoluta, ma se non fai risultati vai a casa.

Zhegrova? Io trovo sempre qualcosa da imparare, Stasera, quando loro ci han forzato sulla sinistra, ha la possibilità di fare la fase difensiva su uno, poi si perde. È prettamente offensivo. Ha bisogno di crescere da un punto di vista fisico. Secondo me ha fatto un buonissimo primo tempo, secondo i medici è una cosa completare. Anche se uno non li ha quei numeri lì ha lo spunto, ti mette una palla fulminante. Ma poi c’è un lavoro costante di squadra, un equilibrio da mantenere in squadra, la divisione dei metri da percorrere. Non l’hanno aiutato nel primo tempo, andavano troppo alti McKennie e Kalulu e gli soffocavano la zona, gliel’hanno ingolfata. Ma abbiamo tentato di sforzarla. Ho risparmiato un po’ Conceicao, che ha un raggio d’azione più ampio, mentre Zhegrova ce l’ha più nello stretto. Ha fatto 45′, può ripartire dall’inizio o fare mezz’ora finale. Può mettere in mostra le sue enormi qualità, poi vedremo.

Se il 4-2-3-1 è sostenibile? È possibile tutto, ora in questo momento no. Devi forzare una situazione, dipende dall’avversario, ma ci vogliono equilibri, forza e muscolo. In alcuni momenti siamo un po’ troppo liquidi. Non si trova sostanza in alcuni momenti della partita, di sostegno difensivo, di zoccolo duro. Si trova in più modi. Cambiaso è un po’ un’altra cosa se deve fare il difensore, gli si toglie qualità. Dipende sempre da tante cose. Si può giocare anche in questa maniera, stasera i 4 davanti han fatto bene, ma bisogna vedere se i 6 dietro reggono".