Spalletti torna nella sua Toscana: Juve-Fiorentina è un romanzo di rivalità e ritorni mancati

Spalletti torna nella sua Toscana: Juve-Fiorentina è un romanzo di rivalità e ritorni mancatiTUTTOmercatoWEB.com
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di Massimo Reina
fonte Il Giornale
La Juventus cerca i gol smarriti, mentre per il tecnico Spalletti torna “a casa”. I Viola cercano ossigeno in classifica.

C’è una corrente elettrica che attraversa Firenze ogni volta che arriva la Juventus. È una rivalità che non ha bisogno di presentazioni, anche se più sentito principalmente dalla parte Viola che bianconera, un amore tradito e rinfocolato a ogni incrocio, come ricorda Il Giornale. Per Luciano Spalletti, poi, la faccenda è quasi personale: nato a Certaldo, cresciuto con la Toscana addosso come un odore di pane caldo, ha sempre ammesso di avere una vena viola nel cuore.

Al Festival del Calcio Italiano, poche settimane fa, lo aveva detto chiaramente: «Allenare la Fiorentina? Prima o poi ci penso…».
Poi è arrivata la Juventus — e certi treni non li fermi con i sentimenti. Da quando si è seduto sulla panchina bianconera il 30 ottobre, Spalletti ha messo ordine, temperato gli spigoli, dato un barlume di identità. Ma la classifica non aspetta, e adesso serve correre. Il problema? I gol. O meglio: la loro assenza. La Juve ha dimenticato come si morde la porta avversaria: Vlahovic non è al top, David e Openda sono in blackout da oltre mille minuti, quattro gare su sei senza segnare in campionato.

È un attacco che respira a singhiozzo, e quando succede è quasi sempre grazie a Kenan Yildiz, la famosa “fucilata nella notte” di Spalletti: un lampo che squarcia il buio, anche se da solo non può portarsi sulle spalle tutta la città bianconera. Dall’altra parte, però, non c’è una Fiorentina spavalda. C’è la Viola ultima in classifica, senza vittorie, ferita, quasi disperata. Paolo Vanoli è stato chiamato a raddrizzare una barca che scricchiola, e la Juve — inutile raccontarsela — non poteva capitargli in un momento peggiore. Una partita che non è solo una partita, e un allenatore che torna nella sua terra per giocarsi un pezzo del suo futuro bianconero.