Caro D(j)ario, ci piace vincere in campo, ma non ci basta più

Caro D(j)ario, ci piace vincere in campo, ma non ci basta piùTUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 2 marzo 2023, 17:00Caro D(j)ario...
di Dario Ghiringhelli

Caro D(j)ario,

abbiamo appena vinto il derby e quindi il sorriso è largo sui nostri volti. Ed è ancora più largo se prendiamo le cose buone che arrivano dalla stracittadina, aggiunte pezzettino per pezzettino a quelle che stanno succedendo nelle ultime settimane. Faccio un salto indietro: una settimana fa ti scrivevo che dovevamo “solo” vincere a Nantes, e lo abbiamo fatto. In maniera, tra l’altro, anche molto convincente, uno 0-3 perentorio con un Di Maria in versione extra lusso, tripletta con capolavoro balistico sul primo gol, poi rigore e opportunismo, tutto quello che si chiede a un campione quando (si) deve dimostrare qualcosa, magari trascinando la squadra. Turno passato nonostante lo spauracchio del pareggio interno, paure di paventate figuracce europee scacciate e Friburgo pescato dall’urna di Nyon. Lo stesso Angel un paio di sere fa non è riuscito a ripetere la prestazione sontuosa di settimana scorsa, ma la Juve ha comunque domato un Toro partito alla carica a testa bassa come da tradizione.

Gli Allegri boys sembrano aver cacciato i timori di qualche mese fa, così come di quelli immediatamente post-sentenza, e sono riusciti a rimanere aggrappati alla partita facendoci sorridere, come ti dicevo prima, per vari motivi: la vittoria, d’accordo, perché come hanno scritto tra gli altri anche Vlahović e Marchisio, “un derby non si gioca, si vince”; la vittoria in rimonta, prima volta di questa stagione in campionato, tra l’altro due volte sotto, due volte raddrizzata e poi vinta; i 4 gol fatti, che dopo i 3 di di Nantes fanno 7 in 5 giorni e no, non eravamo più abituati a tanta abbondanza; la prestazione di Capitan Danilo, ennesima perla di una stagione sopra le righe; e poi sì, ecco, mettiamoci anche i primi minuti di Pogba in campo, che come ha messo piede sul terreno di gioco insieme a Chiesa si è subito avuto la sensazione dallo stadio che la forza della squadra fosse aumentata tantissimo. Non sapremo mai cosa sarebbe successo se li avessimo avuti entrambi da inizio stagione, a pieno regime, proviamo a goderceli da qui alla fine e vediamo che succede. Perché il “dobbiamo solo vincere” che settimana scorsa ti scrivevo per la partita di Europa League alla fine vale sempre e vale per tutto. Vincendo martedì abbiamo ripreso il Bologna e siamo sempre settimi, abbiamo recuperato 3 punti su Atalanta, Roma e Inter che hanno perso e siamo a 6 punti dal 6° posto con la classifica attuale; vincendo il ricorso che è stato depositato poche ore prima del derby al CONI e recuperando quei 15 punti, saremmo secondi da soli nella classifica virtuale.

Quindi sì, ancora una volta, anche adesso fuori dal campo, anche domenica in campo nell’Olimpico giallorosso, dobbiamo “solo” vincere. Perché è l’unico modo che conosciamo per riconoscerci tifosi della Juve, perché, comunque, è l’unica cosa che conta. Se poi avviene nel derby, in doppia rimonta, con tanto di gol dell’ex Bremer che non trattiene nemmeno l’esultanza… beh, si sorride anche un po’ di più.

E siccome ci piace vincere sempre, e a tutti i livelli, questa sera tiferò tantissimo per la Next Gen di Brambilla che allo Stadium affronta i LR Vicenza per l’andata della finale di Coppa Italia di Categoria. La abbiamo già vinta una volta, un bis non sarebbe niente male per una squadra che esiste da 5 stagioni. Perché, comunque, sempre di Juventus si tratta

Dario